Stefano De Luigi. “IL BEL PAESE”
Dal 14 settembre al 15 ottobre 2023 presso il Palazzo Ducale di Genova sarà allestita la mostra “Il Bel Paese”, lavoro di Stefano De Luigi che prosegue la riflessione sul paesaggio contemporaneo e sulla sua rappresentazione avviata nel 2012 con iDyssey. In qualità di partner tecnico, FUJIFILM Italia ha supportato il progetto e per la sua realizzazione ha messo a disposizione dell’autore l’affidabilità del sistema GFX. Il progetto è stato scattato con GFX50SII, GF45-100mmF4 R LM OIS WR, GF63mm F2.8 R WR.
Il Bel Paese è un viaggio lungo i 4.365 km delle coste italiane che ci consegna dell’Italia un’immagine inedita, latente e speculare a quella che appartiene all’immaginario collettivo.
Da Trieste a Ventimiglia, passando per Venezia e la laguna veneta, dalla riviera romagnola e al litorale adriatico fino a Leuca, proseguendo lungo le coste ioniche della Puglia e della Basilicata sino alla Calabria, risalendo poi la penisola con le soste tradizionali: Paestum Napoli, Roma e la campagna romana, la cascata delle Marmore, Firenze, la costa toscana, Genova e la riviera ligure.
Attraverso un connubio tra fotografia e memoria, i luoghi diventano una sorta di immagine nascosta, simile a quella che rimane impressa sul materiale fotografico sensibile, in quel momento unico, prima di essere rivelata dallo sviluppo, proprio come un substrato di memoria. “Ho, nella necessità della creazione, la ragione profonda di realizzare questo progetto, con il supporto di una visione personale che sia un punto finale, tra me e il mio passato privato e pubblico, consegnando un’idea visiva che fonda insieme la memoria di mio padre, la mia e quella del mio Paese”, afferma l’autore.
Luoghi vissuti e luoghi immaginati, luoghi conosciuti e luoghi dimenticati, luoghi di inattese rivelazioni e di ritrovamenti. Una sorta di archeologia visiva del paesaggio italiano in grado di sollecitare una riflessione al tempo stesso sulle sue trasformazioni e sulla storia della sua rappresentazione.
Stefano De Luigi è nato a Colonia. Cresciuto a Roma ha vissuto tra Milano e Parigi, sua città d’elezione.
La fotografia è il suo mezzo d’espressione, il linguaggio scelto per condividere storie e visioni. Fotografo documentarista si interroga sull’umanità attraverso fenomeni sociali e di costume nei quali l’immagine ha un ruolo dominante come la televisione, il cinema, la pornografia, la pubblicità e la propaganda.
Stefano De Luigi, soprattutto negli ultimi anni in cui la sovrapproduzione di immagini ha messo in crisi l’autorialità dei fotografi, ragiona sul senso stesso della fotografia e lo declina in direzioni ogni volta diverse a sostegno di un messaggio, di un quesito, di un’urgenza comunicativa.
Ha pubblicato i libri Pornoland, Blanco, iDyssey, Babel con Michela Battaglia, Pornoland Redux, Il Bel Paese.
Tra i vari riconoscimenti ha vinto quattro volte il World Press Photo, il W. Eugene Smith Memorial Fund, il Getty Images Grant for Editorial Photography e il Days Japan International Photojournalism Award. È stato invitato alla residenza d’artista al Festival de Photographie de Deauville. Ha collaborato con diverse testate internazionali come il New Yorker, Geo, Paris Match e Stern.
Dal 2008 e membro dell’agenzia VII.