Pietre, sassi, frammenti di marmi e di legni millenari, silhouette di foglie e di uccelli, cristalli semitrasparenti e impalcature in ottone: tutto questo e molto altro è quello che troviamo negli oggetti e nei disegni di Mario Trimarchi, che dal 14 febbraio al 6 aprile 2024 sono protagonisti di BARRICADES, prima mostra 2024 della galleria milanese Antonia Jannone Disegni di Architettura.

I disegni, che per Trimarchi sono un tramite per “capire meglio le cose”, e le sculture in esposizione raccontano come l’accumulo di materiali ed esperienze possa generare strutture poetiche, amuleti contro la fatalità della vita.

Le Barricades di Trimarchi “sono costruzioni eclettiche, antenne di trasmissione di messaggi e saperi. La loro grammatica si schiera per scambiare, riversare, condividere esperienze. Sono dispositivi per la commemorazione di un mondo che Trimarchi trattiene, salvaguarda e trasmette.” – scrive Marco Sammicheli nell’introduzione al catalogo – “Aggregati di storie arcaiche che sono lì per ricordare tutte le funzioni e le ragioni di una barricata: nascondersi, ergerle, montarci sopra, crearci un varco”.

“Ho voluto costruire piccole architetture di frammenti in equilibrio instabile, case inesistenti con facciate appena accennate abitate da foglie, rondini, un asinello, una bandiera, e piccoli vasi di vetro per mettere i fiori al di sopra dei cannoni “– commenta Mario Trimarchi – “per evocare il tema delle barricades, che mi pare rappresentino simbolicamente la necessità odierna di scegliere, senza esitazione, da che parte stare.”

BARRICADES comprende oggetti unici e disegni a china su carta dove disegno e progetto si misurano con la scultura e restituiscono temi fondanti della poetica di Trimarchi, come la leggerezza o la delicata contrapposizione di materiali crudi con piccole figure allegoriche che rimandano a un tutto impossibile da ritrovare.

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