«I just don’t like eggs!» Andrea Fraser on collectors, collecting, collections
Il 13 aprile 2024 inaugura, presso la Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano, «I just don’t like eggs!» Andrea Fraser on collectors, collecting, collections, la prima mostra personale dedicata da un’istituzione italiana alla ricerca dell’artista, scrittrice e pensatrice Andrea Fraser.
A cura di Andrea Viliani con Vittoria Pavesi, la mostra costituisce la prima retrospettiva interamente dedicata alle opere di Fraser che indagano la figura del collezionista, il collezionismo, il mercato dell’arte e le intersezioni tra collezioni private e pubbliche. Il progetto comprende opere che attraversano temporalmente l’intera ricerca dell’artista, dalla fine degli anni 80 alle produzioni più recenti, tra cui un’opera inedita concepita appositamente per la mostra. Fin dal titolo «I just don’t like eggs!», tratto dal testo della performance May I Help You?, vengono evocati il linguaggio e la mentalità del collezionismo quali espressione di gusto, desiderio, distinzione, possesso, categorizzazione, negazione, esclusività, ed esercizio della scelta come una forma di potere.
Artista tra le più radicali e influenti della sua generazione, l’impegno pionieristico di Fraser nel campo dell’Institutional Critique indaga le economie sociali, finanziarie e affettive delle organizzazioni, dei settori, dei gruppi e degli individui del mondo della cultura. Incarnando performativamente i dati che genera attraverso la sua ricerca, la sua pratica risulta tanto fisica e affettiva quanto critica e intellettuale, avvalendosi degli strumenti dell’umorismo, del pathos e dell’analisi e ricorrendo alla messa in scena discorsiva di dibattiti, azioni performative, copioni, dati e incursioni nei musei che spostano gli standard, i modelli, le regole del sistema dell’arte e ridefiniscono criticamente le nostre relazioni con esso. L’approccio sociologico e psicoanalitico dell’artista diventa così la lente per interrogare il mondo stesso dell’arte e metterne in luce le contraddizioni, le proiezioni, le volontà e i desideri.
Il contesto della Fondazione Antonio Dalle Nogare rappresenta il punto di partenza di una mostra che analizza quindi il concetto stesso di arte come merce e le dinamiche stratificate tra artiste/i e collezioniste/i.
Rivelando al tempo stesso le connessioni strutturali tra il mercato dell’arte e la concentrazione di ricchezza e benessere, così come tra arte e politica, la mostra di Fraser rappresenta un’opportunità di riposizionare le categorie di cultura, classe, privilegio e la loro istituzionalizzazione sistemica, e di ripensare le nostre posizioni nel campo dell’arte, re-immaginando le strutture e le relazioni al suo interno.