Terrazza Colombo torna a essere un punto di riferimento per la diffusione dell’arte digitale con la seconda edizione del programma culturale NEXUS. Fino al 20 ottobre la mostra Echoes of the Mediterranean di Debora Hirsch, a cura di Pietro Battarra e Pietro Cattai, sarà visibile da tutto il centro della città di Genova: una straordinaria esplorazione estetica, tecnologica e ambientale che accompagna i visitatori alla scoperta della biodiversità mediterranea attraverso la raffinata ricerca dell’artista.
L’imponente schermo di 150 metri quadrati, posizionato a 120 metri d’altezza, diventa ancora una volta simbolo dell’incontro tra arte e intelligenza artificiale grazie all’opera digitale Plantalia, di Debora Hirsch, che per un mese dominerà lo skyline della città. L’installazione, simbolo dell’evento, rappresenta una perfetta fusione tra natura, tecnologia, architettura e paesaggio, trasformando temporaneamente il panorama urbano. 
Plantalia non è solo un’installazione artistica, è un’esperienza immersiva che si integra nel cuore della città, alterandone momentaneamente il volto. L’opera sfida i confini di ciò che arte e tecnologia possono realizzare insieme, ma è solo attraverso lo sguardo attento dei visitatori che il mondo di Debora Hirsch può realmente vivere tra gli scorci del capoluogo ligure. Chi osserva con attenzione potrà cogliere l’opera tra i vicoli, lasciandosi trasportare in un universo dove arte, scienza e innovazione convivono in perfetta armonia.
Dopo essere stata esposta a Singapore dal 18 al 24 settembre come parte del progetto Art in Motion della Dino Zoli Foundation – selezionato per il programma ufficiale del Grand Prix Season Singapore 2024 dal Singapore Tourism Board – e a Genova, l’esposizione di Plantalia proseguirà il 21 di novembre con la mostra personale di Debora Hirsch presso la Hutchinson Modern Gallery di New York.
Debora Hirsch è un’artista di fama internazionale, conosciuta per la sua capacità di fondere tecnologia e arte. In occasione di Echoes of the Mediterranean, Hirsch propone una serie di opere dedicate alle piante a rischio di estinzione: la bellezza e la fragilità delle specie vegetali tipiche della macchia mediterranea viene qui declinata con un focus particolare sulla biodiversità ligure, in particolare su tre fiori del territorio, l’Anacamptis Palustris, l’Aquilegia barbaricina e il Marcus-kochia triloba.
Echoes of the Mediterranean si inserisce in un progetto di ricerca più ampio, Plant, in cui l’artista registra le specie vegetali in via d’estinzione sulla blockchain, garantendo loro un’esistenza virtuale eterna e fungendo da memoria simbolica di ciò che l’umanità rischia di perdere: un ecosistema digitale che preservate le specie digitali dalla distruzione e dal passare del tempo.
Echoes of the Mediterranean è un’esperienza multisensoriale che invita i visitatori a riflettere sull’ecologia e sulla conservazione delle specie endemiche, attraverso un approccio innovativo che combina pittura tradizionale, disegno, intelligenza artificiale e animazione: Debora Hirsch crea un “archivio vivente” che celebra la ricchezza e l’importanza ecologica di queste piante. 


La mostra Echoes of the Mediterranean è resa possibile grazie al prezioso contributo del main partner FINECO, leader nel settore private banking, che da anni investe nella digitalizzazione, sostenibilità e nell’innovazione in diversi ambiti, tra cui arte e cultura. Sarah Strufaldi, Senior Private Banker: “Il sostegno di Fineco riflette il nostro impegno nel promuovere nuove forme di espressione attraverso tecnologie all’avanguardia, contribuendo a valorizzare l’eccellenza culturale.” Ringraziamo anche i nostri partner Villa Montallegro, Gecar Mazda e Saar Depositi, aziende che credono nel potenziale di Genova e nelle sue opportunità. Grazie alla loro collaborazione, la mostra promuove non solo l’arte digitale, ma stimola anche una riflessione sulle tematiche ambientali, dimostrando come l’incontro tra mondo imprenditoriale e artistico possa avere un impatto positivo e duraturo sulla crescita culturale, sociale e sostenibile del territorio.

Nexus, progetto sviluppato da Terrazza Colombo, è una piattaforma per l’arte digitale che crea un dialogo tra artisti di fama internazionale e il territorio genovese, arricchendo la città come punto d’incontro tra arte, mare mediterraneo e ambiente. Con il supporto dei suoi partner, affronta temi di rilevanza sociale, dimostrando come le sfide globali possano essere interpretate attraverso linguaggi innovativi. In questo contesto, il contributo di Rebecca Pedrazzi durante la talk inaugurale ha offerto nuove prospettive sulle connessioni tra arte digitale e tematiche ambientali, sottolineando l’importanza dell’arte come strumento di sensibilizzazione e invitando il pubblico a riflettere su come l’innovazione artistica possa preservare la memoria di ciò che rischiamo di perdere e promuovere l’impegno nella tutela del patrimonio naturale.

Con una vista mozzafiato che si fonde con l’orizzonte marino, Terrazza Colombo si trasforma in un giardino sospeso, un luogo di meditazione dove la macchia mediterranea dialoga con l’arte e la tecnologia. Questo spazio unico diviene un collegamento tra mare e terra, simbolo della sottile separazione tra mondo fisico e digitale, regalando alla città un messaggio profondo e riflessivo, amplificato dalla collaborazione tra arte, tecnologia e i valori promossi dagli sponsor.

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