Cristina Corvino. Arte Conservativa
Lo spazio MADE4ART di Milano presenta presso la propria sede in Via Ciovasso 17 a Brera, “Arte Conservativa”, mostra personale dell’artista, restauratrice e architetto Cristina Corvino a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo.
In esposizione una selezione di opere rappresentative della recente produzione di Corvino. Le diverse serie prese in considerazione per questo progetto – “Animali fantastici”, “Tatuaggi murali”, “I Piccozzati”, “Consumati” –, tutti lavori realizzati tra il 2023 e il 2024 come tecniche miste, pigmenti naturali su tele intonacate a calce, ci parlano di noi stessi in modo intimo e inaspettato, rammentando come l’arte e la vita siano inscindibilmente legate, l’una specchio dell’altra. Forme violate o scolorite, lacune e tracce, segni d’appartenenza e di esistenza impressi sul muro, raccontano ferite e coraggiose rinascite, messaggi di resistenza, prove e ricordi, trasformazioni: frammenti come rappresentazioni di un vissuto.
L’“Arte Conservativa” di Cristina Corvino è unione di conoscenze, restauro che diventa forma d’arte con il recupero di antichi manufatti abbandonati all’azione del tempo per dare loro nuova forma e dignità attraverso lo studio dei materiali del passato: tramite la sua originale e personalissima sperimentazione antico e moderno si fondono per divenire qualcosa di unico, attuale, del tutto inedito sia in termini formali sia a livello di significato.
Con queste poetiche e raffinate composizioni, caratterizzate da una stretta connessione con la sua attività di restauratrice e rappresentative della sua poliedrica, ma sempre coerente figura artistica e professionale, Corvino spazia sapientemente tra diversi campi di applicazione rendendo i confini tra di essi labili e in qualche modo privi di significato. Come scrive la stessa Autrice per definire la visione che sta alla base del proprio percorso, «Seppur siano passati molti secoli, mi sono sempre sentita vicina alla concezione di “uomo universale” del Rinascimento, non per presunzione ma per una volontà di distacco in controtendenza alla specializzazione del sapere che la società di oggi ci impone».