“Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!”, recita in una sua filastrocca Gianni Rodari. Ispirandosi a questo appello, torna dal 21 maggio al 4 luglio 2021 il Festival FOTOGRAFIA EUROPEA, un invito a continuare a guardare in alto, soprattutto in questi momenti di spaesamento, a portare contributi visivi che accompagnino gli sguardi verso prospettive nuove e necessarie.

Dopo la pausa forzata, dovuta alle limitazioni imposte dalla pandemia, che ha portato alla cancellazione della passata edizione, il Festival, giunto alla sua sedicesima edizione, ritorna a invadere la città con decine di progetti fotografici che si interrogano sul ruolo delle immagini e della cultura visiva in questo momento storico, ponendo l’attenzione sulla natura complessa e sfaccettata delle immagini, che proprio grazie alla loro indeterminatezza, provvisorietà, ambiguità e complessità, sono un ottimo punto di partenza per aiutarci a ripensare il mondo in cui viviamo.

“Se non è stato ancora provato che la bellezza salverà il mondo, è certo che la bellezza, come in passato, aiuterà a farlo vivere con intelligenza, libertà e elevazione della persona – dice il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – Riproporre, coraggiosamente, Fotografia Europea nel 2021 ha questo principale obiettivo: aiutare a vivere e a far rivivere le persone, chiunque esse siano, da qualsiasi parte del mondo provengano, grazie alla fotografia e agli artisti che la propongono. Avremo novità allestitive importanti e innovative. Avremo una direzione artistica del Festival prestigiosa, rafforzata e in continuità con la lunga esperienza trascorsa, apprezzata al punto da fare di Reggio Emilia e del suo festival Fotografia Europea un punto di riferimento internazionale”.

“In questi ultimi mesi – afferma l’assessora alla cultura e al marketing territoriale Annalisa Rabitti – il mondo della cultura reggiano, costretto a una pausa forzata e sofferta, ha risposto all’emergenza Covid con numerose iniziative dinamiche e creative online. Ma la cultura che amiamo è in presenza. Per questo stiamo programmando le attività della primavera e una delle sue eccellenze: il festival Fotografia Europea. Non abbiamo rinunciato a organizzarlo e a rinnovarlo nel programma e nella direzione artistica che si apre a orizzonti internazionali con nuove partecipazioni. Crediamo che la fotografia possa aiutarci ad immaginare il futuro producendo domande, sollevando dubbi e opinioni, ponendo l’attenzione sui limiti, ma anche aiutandoci a generare soluzioni per superarli. Per questo motivo per la nuova edizione del festival Fotografia Europea abbiamo scelto un verso tratto da una poesia di Gianni Rodari: “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori!”

A Reggio la cultura non si ferma, non si dà per vinta e non starà al suo posto”.

Con un programma denso di eventi, alla presenza di artisti internazionali, il Festival per convivere al meglio con le restrizioni che ci accompagneranno ancora per i prossimi mesi, partirà con un’anteprima, il 14 maggio, proponendo per la prima volta cinque mostre open air.

Cinque progetti di fotografi contemporanei creeranno altrettanti allestimenti unici in piazze e luoghi di Reggio Emilia, pensati ad hoc per una visione all’aperto, in modo da garantire la fruizione in qualsiasi condizione e a un pubblico ampio.

Una di queste sarà dedicata al vincitore dell’Open Call riservata a talenti emergenti, aperta fino al 22 febbraio 2021. Fotografi, curatori e collettivi europei di qualsiasi età sono chiamati a sviluppare un progetto sul tema di questa edizione, pensato per un allestimento all’aperto. Al vincitore il Festival metterà a disposizione un contributo di 3.000 euro per l’installazione del progetto, che entrerà a far parte del circuito ufficiale di FOTOGRAFIA EUROPEA.

I lavori dell’Open Call saranno selezionati da una giuria composta dalla direzione artistica del Festival, che, altra importante novità di quest’anno, si rinnova. Con Walter Guadagnini saranno Diane Dufour e Tim Clark a selezionare tutte le proposte del Festival. Una rinnovata direzione artistica, in grado di combinare sguardi internazionali e arricchire con sensibilità differenti l’offerta delle tante mostre a disposizione del visitatore.

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