L’arte come mezzo per trasmettere bellezza, serenità e benessere ai piccoli pazienti ricoverati al Regina Margherita di Torino: è questo il significato profondo dell’opera Interno conbambini che giocano a carte, riprodotta dall’urban visual artist Andrea Ravo Mattoni sulla parete di uno dei corridoi principali dell’Ospedale Infantile di piazza Polonia 94. L’iniziativa è stata organizzata da UGI ONLUS, associazione impegnata da più di 40 anni nell’assistenza e nel supporto a bambini e ragazzi affetti da tumore e alle loro famiglie, in collaborazione con l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino. Per UGI si tratta di un altro tassello nel percorso quarantennale di promozione della propria mission, che ha come obiettivo fondamentale non solo l’assistenza medica, sociale, economica e logistica ma anche la predisposizione di azioni volte a migliorare il benessere psico-fisico dei pazienti: “Esprimo una grande soddisfazione – dichiara il presidente Prof. Enrico Pira – per lariuscita di questo evento che si colloca nel programma di umanizzazione dell’Ospedale ReginaMargherita, frutto delle continue iniziative della Prof.ssa Franca Fagioli e del Dott. Giovanni La Valle. La soddisfazione è doppia in quanto il risultato incontra i principi della mission di UGI asostegno dei bambini e dei genitori che si cimentano quotidianamente con una neoplasia contratta in età pediatrica ed è al contempo frutto della catena di solidarietà di cui UGI è parte attiva. L’Artista di fama internazionale Andrea Ravo Mattoni, che oggi fa omaggio di una sua opera allanostra collettività, è stato infatti presentato a UGI da un altro artista, Vanni Oddera, che si è molto adoperato a vantaggio dei bambini ricoverati al Regina Margherita o ospiti di UGI con le spettacolari evoluzioni motociclistiche del suo gruppo; un benefattore che ha coinvolto un altro benefattore nell’intento di alleviare la sofferenza di chi vive un momento molto difficile”.

Questa visione è condivisa anche dall’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, storica partner di UGI: “Siamo lieti ed onorati – afferma il Direttore Generale Dott. Giovanni La Valle – di avere un artista così importante come Ravo Mattoni al lavoro all’interno del nostro OspedaleInfantile Regina Margherita: per questo ringraziamo Ugi, che da sempre collabora con noi. Con quest’opera, il corridoio principale diventerà una pinacoteca a cielo aperto e ci permetterà di fare un tuffo dal classicismo nel contemporaneo. L’iniziativa ci permette di proseguire su quel percorso di umanizzazione del nostro nosocomio, che contraddistingue l’operato della direzione aziendale nell’ottica della salute psico-fisica dei nostri piccoli pazienti”. L’occasione rinsalda ulteriormente anche lo storico legame che lega l’associazione con l’Ospedale Infantile Regina Margherita, legame che non si è incrinato nemmeno durante i periodi più difficili della pandemia di Covid-19: “La realizzazione dell’opera d’arte Interno con bambini che giocano a carte – commenta la Direttrice Sanitaria del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino Prof.ssa Franca Fagioli – rappresenta una ricchezza ed un valore aggiunto straordinario perché offre ai pazienti e alle loro famiglie l’opportunità di prendere parte a percorsi di umanizzazione dedicati e altamente personalizzati che facilitano l’ingresso e la permanenza degli utenti all’interno dei nostri reparti. L’iniziativa conferma, anche quest’anno, la forte relazione che lega UGI ONLUS all’Ospedale Infantile Regina Margherita, con cui condivide da tempo progettualità ambiziose e concrete. Con la presenza dei volontari anche da remoto e le attività ludico-educative che costantemente promuovono, come quella di oggi, UGI fa da sempre sentire i bambini e i ragazzi accolti, protetti e accompagnati, facendo respirare loro il più possibile l’idea di normalità anche durante un periodo difficile come quello della pandemia”. La realizzazione dell’iniziativa è stata possibile, inoltre, grazie al prezioso contributo del motociclista freestyler e inventore della mototerapia Vanni Oddera: “UGI – ha sottolineato – è una delle più belle realtà che abbia mai conosciuto, fatta di persone che lavorano con il cuore econ passione per i bambini e per le loro famiglie. La mia collaborazione con loro va avanti da sei anni proprio grazie a questo nuovo tipo di volontariato fuori dagli schemi, il quale mi ha permesso di donare del tempo di qualità a chi ne ha bisogno e di portare all’interno del reparto diretto dalla Prof.ssa Fagioli la mia più grande passione; il tutto attraverso eventi di motocross e freestyle conmezzi elettrici, rampe e altre attrezzature. La stessa cosa viene fatta da Andrea Ravo Mattoni, che ho avuto modo di conoscere qualche tempo fa, nel campo dell’arte: con lui abbiamo avviato questo splendido progetto in grado di portare colore all’interno degli ospedali infantili”.

Andrea Ravo Mattoni è ideatore del progetto Recupero del classicismo nel contemporaneo, focalizzato sulla riproduzione murale con bombolette spray di capolavori della storia dell’arte per creare una pinacoteca a cielo aperto in Italia e in Europa; tra le sue opere principali figurano diversi Caravaggio ma non solo. Nel 2018 l’artista è stato invitato dal direttore del dipartimento Educazione e Formazione del Louvre di Parigi Cyrille Gouyette a tenere una lezione agli studenti dell’Università di Paris Ouest – Nanterre, mentre nel 2019 ha presentato il proprio lavoro su La morte di Leonardo da Vinci di Francois Guillame Ménageot a Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron durante una visita dei due capi di stato al castello di Amboise in occasione del 500° anniversario dalla morte del grande genio fiorentino: “Il mio obiettivo principale – racconta – è quello di costruire ponti tra le istituzioni museali e la strada per restituire alle persone il patrimonio artistico e culturale e creare legami con il territorio in cui le realizzo: le bombolette spray, in quest’ottica, hanno un appeal impattante sulle nuove generazionima creano contemporaneamente un corto circuito in quelle più avanzate. L’opera realizzata al Regina Margherita rappresenta due bambine che giocano spensierate, divertite ma assorte e concentrate: un soggetto ottocentesco leggero e leggiadro con cui spero di allietare il tempo vissuto da chi soffre tra le pareti dell’ospedale”.

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