Wallart: conclusa l’opera da 295 metri sul muro del Poma di Mantova
Si è concluso il progetto WallArt, che ha portato nel corso degli anni alla realizzazione di opere di street art sul muro perimetrale del parcheggio del Carlo Poma di Mantova. Un’iniziativa che, a partire dal 2012, ha coinvolto numerosi partner, avvicinando la comunità mantovana all’ospedale, nel segno dell’umanizzazione dei luoghi di cura.
Nella settimana fra l’11 e il 15 ottobre, è stato decorato l’ultimo tratto di muro. L’intervento è stato coordinato, ancora una volta, da Vincenzo Denti, docente di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Alessandro Dal Prato di Guidizzolo, sezione associata del Liceo Artistico Giulio Romano di Mantova. Ha coinvolto a classe 5°A dell’istituto, che ha condiviso con l’artista Marco Cerioli la fase di progettazione e che ha supportato lo street artist durante l’intervento.
Quest’anno sono stati riprodotti sul muro del Poma i volti degli artisti che hanno lasciato il loro segno a Mantova: Giulio Romano, Andrea Mantegna, Isabella d’Este, Claudio Monteverdi, Francesco Galli, Leon Battista Alberti, Gianfrancesco Gonzaga, Giovanni Battista Bertani, Ettore Campogalliani. L’idea di Marco Cerioli è che il muro stesso faccia intravedere il profilo dell’artista tra l’intonaco scrostato e i mattoni, immaginando che la storia stessa dell’operato di questi personaggi trasudi anche dai muri della città.
In continuità con l’opera realizzata nel 2019 che raccontava alcuni scorci architettonici di Mantova grazie al progetto dell’artista Davide Tolasi, utilizzando la stessa gamma cromatica, si riscoprono i volti di chi ha fatto grande Mantova, restituendo a questi nomi dell’arte la visibilità che meritano.
“Condividere con le nuove generazioni i processi di attuazione di progetti come questo – commenta l’artista Marco Cerioli – è la via per fornire loro gli strumenti necessari a plasmare un futuro corrispondente alle loro aspettative. Non si tratta solo di imparare la tecnica, ma è anzi l’opportunità di partecipare attivamente ai processi di rigenerazione urbana e di conferire maggiore identità a spazi trascurati delle città. L’arte di strada è da sempre espressione dell’uomo e diventa ancora più importante in una società tecnicista come la nostra. Attraverso l’arte possiamo creare suggestioni, inventare nuove prospettive, celebrare episodi e protagonisti di un passato che spesso ci dimentichiamo”.
Il progetto Wallart ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Mantova e ha ottenuto negli anni il contributo dello stesso Comune, di Servizitalia, Ducops, Tea, Dussmann Service e Garrò Nereo. Testimonianza di dialogo fra interlocutori privati, istituzioni, scuola e un’azienda socio sanitaria che getta un ponte verso la cittadinanza.
La decorazione del muro del Poma è stato il primo esempio di street art istituzionale a Mantova. I tre tratti iniziali di muro sono stati realizzati con la collaborazione del Liceo Artistico Giulio Romano di Mantova. Sul primo compaiono i volti dei Nobel italiani Mario Capecchi, Rita Levi Montalcini, Renato Dulbecco e Salvador Luria, tratteggiati dl collettivo artistico Orticanoodles. Sul secondo, una frenetica città di Mantova, con alcuni dei suoi personaggi storici e delle sue location più riconoscibili: autore Cristian Sonda.
“Questa è la testimonianza – spiega il direttore generale di ASST Mara Azzi – di un rapporto fra istituzioni che non sono deputate soltanto alla cura, ma hanno un ruolo fondamentale in questa città. L’arte ha anche una funzione di cura. La bellezza dei luoghi ha un valore importante”.
La collaborazioni di lungo corso fra ASST e Liceo Artistico ha portato a numerosi contributi artistici nei reparti. Le attività proposte alle sedi della scuola vengono valutate per fattibilità e per ricaduta sul percorso formativo degli allievi, fermo restando che l’interfaccia con enti e associazione esterne sono sempre un’occasione di crescita personale per gli studenti e testimoniano la presenza di un percorso di formazione artistica significativo. In genere, la realizzazione delle opere è preceduta da incontri di sensibilizzazione degli studenti con i professionisti di ASST sulle varie tematiche oggetto delle iniziative.
“Il progetto WallArt – dichiara Vincenzo Denti – ha visto avvicendarsi dal 2012 ad oggi numerose classi del Liceo Artistico Giulio Romano di Mantova e Alessandro Dal Prato di Guidizzolo, in un ideale passaggio di testimone, gli studenti hanno condiviso idee e sforzi per lasciare un segno tangibile sul tessuto urbano della nostra città. Il dipinto rimane come viva testimonianza della presenza di scuole di alta formazione artistica sul nostro territorio, è l’invito alla riflessione su temi alti del nostro vivere, è l’auspicio per una presenza più concreta e più vera dell’arte nella nostra vita”.
L’intervento è stato molto apprezzato anche dall’assessore comunale ai Nidi, Scuola e Pubblica Istruzione di Mantova Serena Pedrazzoli: “La parola muro fa sempre paura, invece questi sono i muri che ci piacciono. I ragazzi hanno portato l’arte in un luogo difficile e credo che abbiano vissuto un’esperienza molto significativa, uscendo per altro dalla scuola in questo periodo critico”.
Marco Cerioli, nato a Cremona nel 1989, è specializzato nella realizzazione di murales di grandi dimensioni, attivo nello sviluppo di progetti di arte pubblica e partecipata, interventi di re-design urbano e di decorazione architettonica incentrati sull’uso del colore. Nel 2016 ha conseguito il diploma accademico alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia in Tecniche della Decorazione e Urban Design. Lo stesso anno è entrato a far parte degli Orticanoodles, collettivo artistico di Milano tra i primi e più importanti interpreti della Street Art italiana.
Tra il 2017 e il 2018 ha maturato alcune significative esperienze in Cina dipingendo gli interni di una multinazionale cinese, si è occupato del recupero della ciminiera Rosenthal a Selb in Germania, elevando a monumento artistico un architettura prossima a demolizione, e del Guinnes World Record con Allianz S.p.a decorando i 50 piani della Torre Isozaki a Milano City Life.
Nel corso degli anni ha maturato una sua sensibilità artistica e una sua personale idea di Street Art che deve dialogare con il design dello scenario urbano, con i mutamenti dettati dall’esposizione delle pareti o col variare delle stagioni.
Nel 2021 ha firmato il murale mangia-smog più grande d’Europa sul muro perimetrale del complesso fieristico Cremona Fiere, nell’ambito del progetto UN Action Campaign #insiemeperglisdg, iniziativa promossa dalle Nazioni Unite insieme a partner nazionali e locali, con lo scopo di veicolare attraverso l’arte il contenuto dell’Agenda 2030 e i 17 obbiettivi per uno sviluppo sostenibile.