“Muri d’artista”
Inaugurazione sabato 26 marzo alle ore 11.30 alla presenza dell’assessora Gaia Romani del progetto Muri d’artista, realizzato da La Cittadella degli Archivi e a cura di Isorropia Homegallery. 40 murales realizzati lungo tutto il lato sud di Cittadella, in affaccio sul parco di via Racconigi; 1.500 mq di art muraria tutta dedicata alla storia di Milano custodita negli archivi. Prosegue infatti il progetto di riqualificazione urbana avviato nel 2015, a cura di Rossella Farinotti, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Municipio 9, con la realizzazione di 80 muri d’artista confermando ancora una volta l’Archivio comunale come incubatore creativo, un Museo esterno che comunica alla città.
“È davvero affascinante – afferma l’assessora ai Servizi civici e Generali del Comune di Milano Gaia Romani – il risultato della reinterpretazione artistica di alcuni degli avvenimenti raccontati e custoditi negli archivi della Cittadella. Grazie alla sinergia fra Comune, Municipio 9 e l’associazione culturale Isorropia Homegallery è nato un progetto di riqualificazione urbana che ha contribuito a rendere questo luogo fortemente attrattivo e ha portato oltre 60 artisti a lasciare il segno in via Gregorovius. Il frutto è un binomio fra storia e attualità, fra passato e presente che si fondono e rivivono in queste straordinarie forme di arte. Come amministrazione continueremo a impegnarci affinché la Cittadella sia uno spazio sempre più moderno e all’avanguardia, e lavoreremo perché l’accessibilità e quindi la consultazione di documenti, che custodiscono la memoria storica di Milano, diventi più semplice e veloce attraverso gli strumenti del digitale”.
Anche quest’anno l’intento del progetto è quello di riqualificare attraverso l’arte l’enorme area di Cittadella. Dal 2017 a oggi sono stati coinvolti più di 60 artisti visivi invitati a intervenire sulla facciata esterna e, successivamente, grazie al primo progetto realizzato da Vedovamazzei con l’opera pubblica permanente “La città che sale. Omaggio e Boccioni” anche attraverso progetti site specific all’interno di Cittadella.
La Cittadella degli Archivi di Milano, tra i poli archivistici più moderni d’Europa con oltre 70 km lineari di archivi che racchiudono tutta la memoria storica degli ultimi 100 anni della città. È un luogo simbolico che si presenta con brutale impatto – un ruvido magazzino/parallelepipedo bianco, falsamente senza anima – ma in realtà scrigno di storia passata, nomi, realtà, documenti, lettere, testimonianze, immagini storiche, bandi, manifesti, libri. “Ecco perché il “dentro” e il “fuori” devono coincidere: ciò che vedo all’esterno, il primo impatto, quello fondamentale con la città e i suoi passanti, deve rappresentare, o dare un segnale importante, di ciò che l’edificio racchiude – affermano il direttore Francesco Martelli e la curatrice Rossella Farinotti – Milano in Italia è stata la città delle Avanguardie – il Futurismo è nato qui – del design, della borghesia e della nobiltà che hanno sempre appoggiato grandi artisti e pensatori; la città delle grandi idee e dei suoi sviluppi; la città del collezionismo e delle grandi manifestazioni culturali. E Milano lo è ancora”. Per questi motivi si è sempre scelto di invitare artisti italiani che abbiano avuto relazioni con la città di Milano, a lavorare sui concetti racchiusi all’interno dell’Archivio, attraverso il proprio stile e rilettura. Quest’anno sono 10 gli artisti scelti da Isorropia Homegallery con la supervisione di Rossella Farinotti. Le opere realizzate raccontano, attraverso una scala cromatica in armonia con il luogo, parte della storia di Milano custodita negli archivi della Cittadella, aperti al pubblico dal 2016: L’Acquario Civico di Milano1906 (Andrea BIANCONI), Giorgio Strehler1921-1997 (Andrea CRESPI), Il Velodromo Vigorelli e la Nazionale Azzurra 2021 (Luca DI MAGGIO), La ristrutturazione del Teatro alla Scala, 2002 (Piero FIGURA), La prima illuminazione elettrica nel Comune di Milano 1877 (Omar HASSAN), La strage di Gorla1944 (Matteo MESSORI), Pittrici e scultrici delle avanguardie storiche, Palazzo Reale1980 (Maria POGORZHELSKAYA), Il Museo Marino Marini1973 (Gianluca RAGNI), Il Centro Balneare Caimi1939(Adelisa SELIMBASIC) e infine La rissa futurista in Galleria Vittorio Emanuele1910 (WARO).
Numerosi anche gli incontri e i dialoghi avvenuti in questi anni in Cittadella dove professionisti dei settori delle arti, dell’architettura e del design sono intervenuti durante eventi in sede: dai Park Associati all’avvocato collezionista Giuseppe Iannaccone; dall’artista visivo Ettore Favini ai collezionisti mecenati Germano Bonetti e Edoardo Monti di Palazzo Monti. Dialoghi in relazione a mostra dedicate a Milano attraverso i documenti racchiusi in Cittadella: focus su Lucio Fontana in collaborazione con l’Università Statale di Milano e la curatela di Silvia Bignami e Giorgio Zanchetti; su Philippe Daverio raccontato dopo la sua scomparsa; il Novecento italiano narrato attraverso importanti documenti originali e il prestito di due opere della Collezione Giuseppe Iannaccone per il progetto In Pratica: ci siamo rifatti l’archivio. Milano anni 30 a cura di Rischa Paterlini. Nel 2019 si è inaugurato il Giardino dedicato a Fernanda Wittgens aperto al pubblico durante gli orari di apertura di Cittadella. Il giardino, festeggiato con la presenza della storica banda di Affori, ha accolto tre opere scultoree permanenti di artisti contemporanei – Davide Allieri T-Yong Chung, Giorgio Pagani – e una nuova opera realizzata anch’essa site specificda Jonathan Vivacqua lo scorso settembre 2021. All’inaugurazione sarà presente anche il C.T. della Nazionale Olimpionica di Ciclismo Marco Villa.