Elisa Seitzinger è uno dei nomi che più sta facendo parlare di sé nel panorama dell’arte contemporanea. Illustratrice curiosa ed eclettica ha saputo dare voce e potenza visiva a un immaginario straordinario.

Il suo è un mondo inconfondibile e affascinante, scaturito da suggestioni composite e molteplici: la Seitzinger è folgorata e folgorante, attinge e dialoga con l’arte medievale sacra e cortese, rivisita bestiari, modella mosaici bizantini e icone ortodosse, ci introduce nel mondo dei tarocchi, guarda all’iconografia esoterica e a quella classica, si ispira agli ex-voto e alla pittura primitiva. Una ricerca profonda e precisa, mai dettata dal caso, sempre elegante e pregna di senso.

Quella di Domodossola rappresenta la prima personale dell’artista in Italia settentrionale, tra i grandi centri di Milano e Torino, a pochi chilometri dal confine svizzero. Un vero e proprio ritorno alle origini, nelle valli alpine ossolane, dove la Seitzinger è nata e cresciuta. Da sabato 12 novembre a domenica 5 febbraio 2023 – un percorso immersivo tra sacro e profano che si snoda all’interno delle imponenti e solenni atmosfere dello storico Collegio Mellerio Rosmini, istituto dedicato ad Antonio Rosmini Serbati, sacerdote, autore di scritti di ascetica, teologia, filosofia, pedagogia, uno dei maggiori pensatori italiani dell’Ottocento.

Seitzinger Alchemica” ripercorre le tappe fondamentali della carriera dell’autrice, i progetti, la poetica, le ispirazioni, ma anche i dialoghi con importanti nomi dell’arte, della cultura, della musica e dell’editoria, come le collaborazioni con il cantautore Vinicio Capossela, il Salone del Libro di Torino, la scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini.

Il percorso, suddiviso in sette sezioni, dialoga con gli ambienti storici del Collegio: la cappella, i corridoi, le vetrate, il refettorio, la biblioteca che custodisce oltre sessantamila volumi, il museo di scienze naturali con le collezioni ottocentesche di animali, insetti, erbari e minerali, reperti archeologici e paleontologici. Lo spettatore può muoversi, perdersi e ritrovarsi tra sollecitazioni non solo visive, ma anche uditive e olfattive.

La mostra è a cura di Stefano Papetti, Elisa Mori, Giorgia Berardinelli, Filippo Sorcinelli, Paolo Lampugnani, prosegue e approfondisce il percorso espositivo presentato al Forte Malatesta di Ascoli Piceno la scorsa estate. A Domodossola l’allestimento – a cura di Tommaso Delmastro e Paolo Lampugnani, con la collaborazione e supervisione dell’artista stessa – è rinnovato e maggiore spazio dedicato alle grandi installazioni artistiche: esposti anche schizzi, tavole originali, stoffe e disegni di carattere scientifico.

La sensibilità visiva e la manualità artigiana della Seitzinger partono dal disegno a china che, nella sua bidimensionalità mai statica, crea, come il serpente uroboro che si morde la coda dando vita all’affascinante fardello dell’eterno ritorno, una straordinaria carica simbolica. Il suo lavoro le ha valso importanti riconoscimenti nazionali e internazionali: è stata insignita della doppia medaglia d’oro nel 2021, medaglia di bronzo 2020 e 2021 conferite dall’associazione Autori di Immagini, vincitrice del Premio Illustri 2018, nominata dall’omonimo festival nel 2019 tra i dieci illustratori più influenti d’Italia, selezionata alla mostra della Society of Illustrators 2021 presso l’Illustration Museum di New York e tra i finalisti dei World Illustration Awards 2021.

“Seitzinger Alchemica” nasce dalla collaborazione con l’Associazione Culturale Verticale d’Arte di Macerata e fa parte del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco. Grazie al percorso Di-Se è possibile accedere gratuitamente alla mostra.

Share Button