“Paolo Masi. Il nomade dell’arte” in mostra, dal 2 al 30 aprile 2023, a Villa Brandolini di Pieve di Soligo (TV), una delle più significative fra le ville venete, restaurata per volontà dell’Amministrazione comunale.

La mostra è promossa dalla Galleria FerrarinArte di Legnago (VR), che da anni rappresenta l’artista Paolo Masi e ne promuove la ricerca, con il contributo della Città di Pieve di Soligo e la collaborazione di Fuori catalogo Circolo anche Culturale.

L’inaugurazione si terrà domenica 2 aprile alle ore 16.30, alla presenza dell’artista, di Stefano Soldan, Sindaco del Comune di Pieve di Soligo, di Luisa Cigagna, Assessore alla Cultura, e di Carlo Vanoni, autore del testo critico in catalogo.

Il percorso espositivo comprende oltre 60 opere del maestro fiorentino, esponente della “Pittura Analitica” e protagonista indiscusso nel panorama artistico italiano. Accanto ai lavori storici, sarà esposto un cospicuo nucleo di opere di recente produzione, alcune delle quali inedite, che evidenziano la continuità di una ricerca avviata negli anni Sessanta e mai interrotta.

«Paolo Masi è il vagabondo dell’arte – scrive Carlo Vanoni – il viaggiatore che incarna un innegabile rischio morale, e ciò proprio in quanto portatore di novità. Perché l’artista, nella sua essenza, rappresenta l’irruzione, lo straripamento, ciò che prevedibile non è. In Paolo Masi nulla è prevedibile. Con i suoi cartoni ha dimostrato di essere sempre pronto al cambiamento. E allora qui, dentro la villa un tempo dimora della nobile famiglia veneta, ma di antiche origini forlivesi, Masi allestisce il suo accampamento con maestosi cartoni; con sentinelle (stele) che fanno la guardia; con dittici, trittici e polittici, che sono immagini indelebili dei suoi precedenti viaggi, sono il passaporto per accedere a nuove frontiere; con segni, tracce e colori che segnano il tempo che passa, dagli anni Sessanta fino a oggi».

Materiali d’elezione per Paolo Masi, un tempo “analitico” e oggi libero da qualsiasi etichetta, sono il cartone e il plexiglas, combinati al segno e al colore per dare vita ad una nuova sintassi. Caratteristica della mostra di Villa Brandolini è l’uso di cartoni di grandi dimensioni, lavorati appositamente per gli ampi spazi della dimora storica, un tempo abitata dalla nobile famiglia veneta.

Nel corso della mostra saranno presentati il libro “Paolo Masi. A modo mio”, con testi di Giorgio Bonomi, Anthony Molino e Rosita Lappi, e il catalogo “Il nomade dell’arte”, con il testo di Carlo Vanoni e la documentazione fotografica delle opere esposte.

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