Shelter Island è una piccola e isolata località a largo di Long Island negli Stati Uniti: a questo luogo fisico, isola – rifugio della pittrice Deborah Tarr, luogo ideale che infonde nell’artista un senso di protezione e tranquillità, è dedicata la seconda mostra di Cadogan Gallery nel nuovo spazio milanese dall’11 aprile al 12 maggio 2023.

In mostra una quindicina di opere astratte realizzate appositamente per l’esposizione, che con il loro design elegante e raffinato, raccontano una storia in cui luoghi reali e immaginari si fondono creando un nuovo mondo dove l’osservatore, rinnovando il mito rousseauiano del buon selvaggio, riscopre il proprio legame con la natura.

L’artista, che definisce il suo processo pittorico come un enigma, pur nell’estrema sintesi formale, descrive luoghi che mantengono una vitalità organica e tangibile, realizzando opere che sono espressione di un perfetto equilibrio tra figurazione e astrazione.

Le sue composizioni vengono create per sottrazione, mantenendo solo ciò che è necessario, dando importanza all’assenza quanto alla presenza, ed enfatizzano la matericità della pittura ad olio, stesa sulle tele con pennelli e stracci.

Ogni opera è caratterizzata da una grande attenzione al dettaglio, che include anche la scelta della cornice, parte integrante della composizione: dalle più antiche e riciclate alle più moderne e appositamente costruite, sottolineano la giustapposizione tra antico e moderno, tra organico e artificiale.

Per Deborah Tarr che lavora con Cadogan Gallery da più di vent’anni, la cui carriera internazionale l’ha vista esporre in mostre personali e collettive in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, la narrazione passa in secondo piano: nelle sue opere a prevalere è l’emozione suscitata nell’osservatore.

Deborah Tarr ha studiato pittura alla Winchester School of Art, laureandosi nel 1988 in Belle Arti. Dopo un anno di vita e lavoro a Parigi nel 1989, è tornata a Winchester, città in cui ha lavorato per i dieci anni successivi. Durante questo periodo ha realizzato diversi dipinti di grandi dimensioni per la sua prima mostra personale, tenutasi nella Cattedrale di Winchester nel 1994. È stata inoltre invitata dalla Cattedrale a realizzare due grandi pannelli per l’inaugurazione del nuovo centro visitatori. Tra il 2008 e il 2012, ha spostato il suo studio presso il sito Quarry Bank Mill National Trust a Styal, nel Cheshire.

Attualmente lavora nel suo studio di Primrose Hill, a Londra.

Dal 1991, le opere di Tarr sono state esposte in numerose mostre personali e collettive a Londra, New York e Chicago. Tarr ha tenuto mostre personali alla Cadogan Gallery, alla Alresford Gallery, alla Bruton Gallery e alla Core One.

Tra le galleriechehannoospitato le opere di Tarr in mostrecollettivefigurano Cadogan Gallery, Bruton Gallery, Beatrice Royal Contemporary Art Gallery, Wilson Stephens Fine Art, Stockport Art Gallery, Gray M.C.A. Islington Art Fair e Lapada Art & Antiques fair, Max Rollitt e Mark Jason Contemporary Art. Oggi le opere di Tarr sono presenti nella Collezione Nazionale del Consiglio della Contea di Hampshire e in numerose collezioni private internazionali.

Attiva dal 1980, Cadogan Gallery si è sempre contraddistinta per un attento lavoro di supporto al lavoro di artisti emergenti, mid career, affermati o acclamati dalla critica, e anche per un impegno costante nella cura di relazioni intessute con generazioni di collezionisti e artisti per oltre 40 anni. Accanto alla prima galleria a South Kensington – Londra, e a uno spazio temporaneo per progetti speciali nello Hampshire, oggi Cadogan aggiunge una prospettiva internazionale al suo programma espositivo aprendo la sua prima sede estera a Milano. Dalla primavera 2023, in uno spazio luminoso tipicamente milanese, con un approccio incentrato sulla valorizzazione dei singoli artisti e una chiara identità estetica, il nuovo spazio sarà il luogo perfetto per far conoscere non soltanto opere di artisti cresciuti con la galleria, ma anche una nuova generazione emergente.

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