Ultimi giorni per visitare la mostra personale di Sonja Quarone, Catalysis, aperta al pubblico fino al 20 maggio 2023 presso Fabbrica Eos Gallery a Milano. Curata da Ivan Quaroni, l’esposizionecomprende una quindicina di opere inedite, tutte di recente produzione.

Sonja Quarone indagada anni la trasformazione, alludendo alla natura instabile di tutte le cose e alla loro intrinseca adattabilità al cambiamento. Attraverso la resina, suo materiale d’elezione, realizza sculture e installazioni caratterizzate da una sorta di tensione motoria, come se fossero fatte di materia viva e vibrante. Dalla fascinazione per un’iconografia classica alla rilettura in chiave pop, attraverso un percorso che “fotografa”, in senso lato, il processo di mutamento che è proprio di tutte le forme vitali.

«Della resina– spiega Ivan Quaroni – Sonja Quarone conosce ogni aspetto, ogni sfumatura, ogni applicazione, dagli usi comuni nel campo dell’architettura e dell’arredamento a quelli, più personali e sperimentali dell’arte. Su questa conoscenza, su questa téchne che è una forma di perizia insieme manuale e intellettuale, si fonda tutta la sua recente indagine artistica, una ricerca che coinvolge non solo gli aspetti plastici e cromatici della resina, ma anche quelli dinamici. La resina è un materiale viscoso capace d’indurirsi a caldo o a freddo, ed è proprio nella fase di transizione dallo stato fluido a quello solido, che sta il segreto dell’opera dell’artista».

Partendo da un oggetto, che solitamente corrisponde alla riproduzione in scala di una statua antica, come ad esempio la Nike di Samotracia, il Laocoonte vaticano, la Venere di Milo o il colossale Piede di Costantino dei Musei Capitolini, l’artista opera una trasfigurazione aerodinamica, secondo una procedura per certi versi mutuata dalla tradizione dadaista e surrealista, ma che approda poi a esiti quasi futuristi. Come in una galleria del vento, le sue figure sono riplasmate per effetto della velocità, della pressione e della temperatura di una forza fluidificante che si esplica in un dripping tridimensionale, mai casuale, esito di un lungo percorso di studio e ricerca. L’esposizione, realizzata con il sostegno di Gobbetto, è accompagnata da un catalogo con un testo critico di Ivan Quaroni e un ricco apparato iconografico.La mostra è visitabile da martedì a venerdì con orario 11.00-13.00 e 15.30-18.30, sabato su appuntamento.

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