Inaugura giovedì 6 ottobre allo Spazio Eventi di Palazzo Pirelli a Milano la mostra antologica dedicata a Giuseppe Flangini, artista poliedrico tra i maestri della pittura italiana ed europea della prima metà del Novecento. La mostra è organizzata dall’Associazione Flangini presieduta dalla nipote dell’artista, Cristina Flangini Renso, ed è realizzata in collaborazione con Regione Lombardia. Curatrice Elena Pontiggia, docente all’Accademia di Belle arti di Brera; Antonio d’Amico, conservatore del Museo Bagatti Valsecchi,ha scritto l’intervento critico in catalogo.

Più di 60 le opere in mostra, provenienti da tutta Italia e dall’estero, prestiti da collezioni private, da Musei, Enti e gallerie dove sarà anche eccezionalmente visibile un nucleo di ritratti e paesaggi degli anni 20 e 30 difficilmente riproponibili. Nato a Verona nel 1898, a lungo vissuto a Milano e morto nel 1961 a 63 anni durante un breve soggiorno nella città natale, con la sua pittura Giuseppe Flangini ha lasciato il segno nella storia dell’arte europea. Un pittore prolifico, con più di un migliaio di opere pittoriche catalogate e molte altre ancora da individuare.

Un artista “europeo”, che intrattenne relazioni importanti con i maggiori esponenti del mondo artistico e intellettuale della sua epoca. Nel 1967, a sei anni dalla prematura scomparsa, un gruppo di intellettuali capitanato da Carlo Carrà, chiese e ottenne dal Comune di Milano una mostra commemorativa che si tenne a Palazzo Reale.

Giuseppe Flangini è uno degli artisti italiani del XX secolo più proposto in mostre internazionali. Tra quelle a cui prese parte in vita, le esposizioni all’Opera Bevilacqua La Masa – Ca’ Pesaro a Venezia negli anni Trenta, alla Biennale Nazionale di Arte di Verona dal 1921 al 1959; l’Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma, le ininterrotte partecipazioni al Palazzo della Permanente di Milano dal 1948 al 1961. Dopo la sua scomparsa una lunga serie di mostre in Italia e all’estero circa un’ottantina, culminata nella partecipazione in Belgio all’International Europalia 2003, dove Flangini fu scelto dal ministero degli Esteri per rappresentare l’arte italiana in occasione del semestre italiano di presidenza dell’Ue. E poi la mostra nel Complesso del Vittoriano voluta dal Comune di Roma nel 2008 e quella organizzata a Washington DC nel 2012, promossa dal Ministero degli Esteri italiano e dall’Accademia internazionale di Belle Arti. Il Comune di Milano dedicò all’artista due mostre, nel 1967 a Palazzo Reale e nel 1970 all’Arengario, oggi Museo del Novecento.

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