Tre grandi nomi per un’unica mostra ospitata all’interno degli ambienti dell’Ostello del Pellegrino a Camaiore tre grandi artisti legati al territorio: Adolfo Saporetti, Luciano Regattieri e Pietro Paladini.

Sono tre artisti che ben rappresentano il territorio versiliese. Nelle sale dell’ostello accoglienti e che profumano di storia si possono ammirare le opere.

Adolfo Saporetti nato Ravenna nel 1907 trova la sua vocazione artistica facendo caricature, si sposta a Parigi dove il padre era sfuggito dalla persecuzione fascista e lì ha modo di incontrare i grandi esuli italiani come Turati Treves, Kuliscioff e di venire in contato con l’ambiente surrealista, del 1938 è la sua prima collettiva, nel 1939 la sua prima personale alla Galerie De Berri dove spicca l’ironia acuta dei suoi disegni. 

Nel 1940 si sposa con una raffinata pittrice americana e a New York dove incontra Arshile Gorky, Jackson Pollock, Franz Kline, Alexander Calder, Willem de Kooning, Samuel Beckett, Dylan Thomas e Varese. Viaggia moltissimo, ritorna in Italia e a Milano incontra Franco Passoni che lo condusse in Versilia da Vittorio Grotti. E proprio sulle colline di Camaiore comprò una casa dove dipinse meravigliosi quadri nobilitati dal su tratto inconfondibile. Muore a Milano nel 1974

Pietro Paladini a Camaiore ci nasce nel 1923, figlio d’arte il padre era un valente scultore, amante della musica. Capisce fin da piccolo che la pittura è la sua passione ed inizia prestissimo a praticarla da autodidatta. Dopo gli studi trascorre un periodo a Firenze e qui circondato dall’arte e dalla bellezza. Negli anni Cinquanta entra come decoratore alla Manifattura Marchi di Pietrasanta iniziando il lavoro di  ceramista. Dopo il matrimonio ha due figlie e inizia il lavoro  in proprio con la decorazione dei piatti . Incontra successo e ben presto le richieste  arrivano da tutta Italia e dall’estero. Le sue ceramiche e le sue terrecotte sono vere e proprie opere d’arte e nella sua “bottega” entra manodopera per sostenere le prenotazioni. Contemporaneamente continua la sua opera pittorica nel campo figurativo e successivamente compositivo, anche con tecnica a rilievo. La sua pittura entra in contatto  negli anni Settanta del ‘900 con Guberti, Beretta, Saporetti, la Fiore, Regattieri  il giovane Antonio Caldarera e Lorenzo D’Andrea. Il suo laboratorio/atelier diventa anche meta culturale creando un circolo culturale animato anche da giovani studenti liceali

Luciano Regattieri nasce a Camaiore nel 1917, visse in Sicilia per lungo tempo in gioventù, prima della Liberazione torna in Versilia dove apre una bottega di fabbro a Capezzano Pianore, si sposa ed ha quattro figli. Negli anni Cinquanta le colline di Camaiore si popolano di artisti come Russoli, Vecoli, D’Andrea, Griotti, il gruppo anarchici di Montignoso, Murabito, Guberti, Munzlinger, Cappello, Carrieri, Grotti, Liberatore, Saporetti, Beretta, Cascella , Bremer, sono anni di fermento creativo. Collabora con la tradizione dei tappeti di segatura, lavora il ferro nella sua bottega “a caldo” con maestria realizzando anche un trofeo per il gran premio Città di Camaiore. Le sue opere risentono di “contaminazioni cubiste, astrattiste, ma anche con una costante riferimento alla natura e ai colori del paesaggio toscano. 

Share Button