Andrea Gallotti. “IDENTITÀ E DIFFERENZA”
Dall’8 al 21 marzo la Fabbrica del Vapore di Milano (Spazio Alveare Culturale) ospita la mostra personale dell’artista Andrea Gallotti “Identità e Differenza” , a cura di Barbara Magliocco. L’esposizione organizzata da Zowe Art con il supporto di IMAGO Art Gallery offre al pubblico l’opportunità di immergersi nel mondo artistico di Andrea Gallotti e di esplorare le complesse interconnessioni tra identità, uguaglianza e ripetizione. Il suo gesto pittorico si basa sulla ripetitività, niente è statico, tutto è in divenire nelle sue opere.
“Gallotti presenta nella sua opera un nuovo modo di affrontare la ripetizione. Secondo l’artista, l’esperienza deve essere la base delle relazioni tra noi e il mondo. I segni emergono come somiglianze, ma mantengono le loro differenze – afferma la curatrice Barbara Magliocco -. L’artista ripete gesti, tratti e movimenti, creando una composizione di infinite variabili e possibilità. La differenza nella ripetizione risiede nel fatto che c’è sempre qualcosa che sfugge nella produzione dell’artista, nel momento della creazione, nel fenomeno del tratto e del gesto”.
Ispirandosi alle teorie di Heidegger, la mostra esplora come l’identità si distingua dall’uguaglianza e come la ripetizione possa rivelare invece che cancellare le differenze. La mostra promette di essere un’occasione stimolante per riflettere sul modo in cui percepiamo e comunichiamo le esperienze nella società contemporanea.
La ripetizione di un gesto ne svaluta l’importanza? Come percepiamo le ripetizioni? Queste sono alcune delle domande che hanno mosso Gallotti per la realizzazione dei suoi lavori. Quello dell’artista è un gesto semplice e ripetitivo, mai banale che muta impercettibilmente nelle sue opere. Nella ripetizione sono presenti sempre delle variabili, calcolabili e non, che determinano il risultato finale del gesto. Esposte da Alveare Culturale una dozzina di opere realizzate dall’artista. In ogni lavoro, le singole ripetizioni collaborano tra di loro creando composizioni dove ogni traccia ha il suo spazio e dialoga con le altre. Importante, per capire la poetica dell’artista, è la percezione del suo tratto, e di quello che esso può rappresentare.
“In una società dinamica, veloce e piena di stimoli è importante dare il giusto peso ad ogni azione anche se “ripetuta” che compiamo nel nostro quotidiano, poiché ogni azione è e resta unica, non deve esser generalizzata e di conseguenza sminuita ma bensì apprezzata per la sua unicità” – afferma Andrea Gallotti . L’artista trova infatti che nella ripetizione di un singolo ed unico gesto, quasi simbolico, si possa sempre ritrovare qualcosa di nuovo e di grande valore. L’attitudine dell’artista durante la creazione delle sue opere è meditativa; questa lo aiuta a concentrarsi e da questo suo “fermarsi” scaturisce liberamente l’idea. La mostra invita il visitatore a fermarsi, riflettere e pensare per rivalutare le proprie azioni quotidiane che se anche ripetute hanno un grande valore.