Prenderà il via il prossimo 5 marzo presso la sala Polenghi dell’Asst di Crema il corso di arteterapia, voluto dall’unità operativa di neurologia in collaborazione con l’associazione Tartaruga rivolto a persone malate di Parkinson. Il progetto, giunto alla sua terza edizione, sarà condotto dall’arteterapista Viviana Visconti e sarà composto da 10 incontri. È finalizzato a far riscoprire alle persone malate risorse e potenzialità, regalando attimi di benessere condiviso.

La pratica dell’arteterapia favorisce il miglioramento delle funzioni cognitive e motorie sulle quali impatta la malattia di Parkinson, oltre ad offrire ai pazienti un’occasione di socialità. Come precisa la neurologa Rosina Paletta: “l’accesso diretto alle proprie emozioni attraverso la pittura o altre forme di arte, consente un lavoro di relazione capace di ridurre la distrazione, aiutando il paziente soprattutto in quelle che vengono definite attività visuo-spaziali. La creazione artistica si basa su sofisticati meccanismi neurologici tra cui il riconoscimento della forma, percezione del movimento, integrazione senso-motoria, astrazione e coordinazione occhio-mano ed è in questo che, maggiormente, l’arteterapia agisce, consentendo alle persone con disabilità di promuovere la consapevolezza di sé, il rilassamento, la fiducia e l’autostima e, ulteriormente, di migliorare la manualità, il movimento fine e di precisione delle mani”. L’avvio del terzo corso di arteterapia viene salutata con favore anche dal presidente dell’associazione Tartaruga, Marco Mantegazza: “siamo felici di poter proporre anche quest’anno l’attività, grazie al prezioso supporto dell’Asst di Crema e in particolare della dottoressa Rosina Paletta, che per prima ha creduto in questa proposta”. La Tartaruga è attiva sul territorio cremasco dal 2010 e si pone l’obiettivo di offrire attività ludiche finalizzate a migliorare la qualità di vita delle persone malate: “l’arteterapia, si aggiunge alla boxe senza contatto, alla danza e alla fisioterapia, come occasione per valorizzare le abilità ed i talenti di tutti. I feedback avuti dai soci che hanno frequentato il corso negli anni precedenti ci hanno convinto dell’utilità di questo progetto, come occasione di “condivisione ed allegria, aspetti fondamentali per regalare benessere alle persone che quotidianamente convivono con la patologia”.

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