Carla Albertella. Il mio mondo
Con l’inaugurazione del 4 marzo si apre, presso Sala Nevera di Casa Morandi a Saronno, la personale di Carla Albertella, che fa seguito al successo ottenuto alla Biennale di Spoleto. In esposizione una selezione di opere, quasi tutte realizzate per l’occasione, quindi inedite, che sono sintesi di una ricerca iniziata negli anni ottanta e nel contempo espressione del nuovo orientamento stilistico-espressivo dell’artista genovese.
La mostra, promossa dall’Organizzazione Flangini, in collaborazione con il Museo della Ceramica Gianetti, con il Museo dell’Illustrazione e con il Patrocinio del Comune di Saronno, sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 5 al 19 marzo: i visitatori e gli studenti avranno così modo di conoscere in anteprima gli esiti della recente ricerca dell’artista.
L’esposizione propone due percorsi, differenti, ma non opposti, perché uniti dal forte amore per la natura e dal rigore morale sotteso alle opere, che affrontano e sviluppano riflessioni circa uno degli obiettivi dell’Agenda 2030: prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino. In altri lavori “il mondo di Carla Albertella” si allarga al mondo immaginario dei cavalieri antichi e ad altri eroi come il Signor Bonaventura, che diviene, non a caso, il trait d’union delle due linee tematiche nell’opera La generosità del mare.
Tra le opere in mostra, sculture in vari materiali e circa venti tele acriliche di grandi dimensioni e di grande impatto visivo.
Alcune sculture saranno esposte in contemporanea al Museo della Ceramica Gianetti di Saronno.
Artista eclettica e versatile, Carla Albertella conduce da molti anni un intenso studio in vari ambiti espressivi, sperimentando molteplici tecniche. Dalle miniature su avorio, ai paesaggi a olio e acrilico, alle sculture in terracotta, fino ai più recenti lavori in acrilico. Ha sviluppato un linguaggio del tutto personale e in continua ricerca: non stupisce pertanto che l’artista abbia vinto numerosi e prestigiosi premi sia per la scultura sia per la pittura.Inizia nel 1988 con la terracotta, che diviene espressione assai congeniale alla sua personalità. Nel suo studio si può ammirare una ricca produzione, appartenente a periodi diversi, “di personale e raffinata fattura”. L’artista propone una ricca galleria di forme simboliche in terracotta, che
rappresentano sia figure di animali sia figure femminili, alle quali dà ampio spazio. Ama rappresentare il mondo psicologico e sentimentale della donna e riservare la sua ricerca iconografica e tematica al mondo femminile, che diviene per lei “simbolo e transfer della vita” (Giannina Scorza).
Nelle opere acriliche e di tecnica mista, Carla Albertella compie un percorso del tutto originale. Talvolta cita soggetti presenti nella scultura, ma se ne distanzia a favore di un cromatismo e di una spiccata inventiva.
I soggetti ci vengono raccontati attraverso spirali e linee dinamiche dal richiamo futurista. Le campiture definite e taglienti sembrano disposte come in un collage, ed hanno un effetto cromatico del tutto innovativo. In tal modo l’artista crea narrazioni e soggetti caratteristici per le forme geometriche minime, che fanno della sua produzione un unicum nel panorama artistico contemporaneo.
Tra le tematiche più frequenti nella sua produzione trovano particolare rilievo le scene di ispirazione cavalleresca come L’incontro e tutto il ciclo de Il Signor Bonaventura, eroe degli anni venti, di cui si è concluso da pochi anni il centenario e che l’artista spesso propone come figura simbolica di una visione vivace e ottimistica della vita.
Negli ultimi due anni, nonostante il Covid, l’artista ha intensamente lavorato al progetto espositivo della mostra di Saronno, promossa dall’Organizzazione Flangini e curata da Cristina Renso, con l’intervento di Mara De Fanti, direttrice del Museo della Ceramica Gianetti di Saronno.
Il luogo emblematico e simbolico del suo “fare” è il mare, risorsa e fonte di vita. Illustrato da grandi tavole con colori vivaci, si presta ad attività didattiche nell’ambito degli obiettivi dell’Agenda 2030, capitolo 14. Partendo dalle opere in mostra vengono offerte agli studenti di ogni ordine e grado varie tipologie di attività, ma tutte focalizzate sull’importanza dei comportamenti responsabili e sulla salvaguardia di questo bene comune.
Per gli alunni della scuola primaria sarà realizzato un percorso particolarmente divertente sul personaggio del Signor Bonaventura, attraverso le illustrazioni originali del Corriere dei Piccoli, prestito del Museo dell’lllustrazione.