Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove e organizza, dal 10 al 15 maggio 2022 all’Oratorio San Filippo Neri, l’installazione site-specific di Carlos Garaicoa a cura di Maura Pozzati. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Galleria Continua, è inserita tra i Main Project di ART CITY Bologna 2022, programma di iniziative speciali in occasione di Arte Fiera.

La Fondazione ha sostenuto e partecipato attivamente nel corso degli anni al programma di Art City dando vita a mostre e installazioni site specific nei propri spazi, a Palazzo Paltroni, sede della Fondazione e all’Oratorio di San Filippo Neri. Il percorso espositivo proposto ora all’Oratorio, luogo carico di storia e di memoria, è progettato da Carlos Garaicoa appositamente per questo spazio e riflette le tematiche care all’artista cubano, come la ricerca sullo spazio urbano e architettonico.

L’esposizione si compone di vari momenti che si intrecciano tra loro: da una parte le sculture di grandi dimensioni che ricordano le impalcature e i ponteggi dell’edilizia, ricoperte da reti colorate simili a quelle di sicurezza, una chiara allusione ai lavori di ristrutturazione nelle città; dall’altra la musica: una composizione scritta da Esteban Puebla e interpretata da Mahé Marty riempirà lo spazio dell’Oratorio, mentre una versione musicale più dinamica accompagnerà una video-animazione di Pablo Calatayud dal titolo Oratorio, ultimo elemento dell’installazione multimediale.

«Strutture che ricordano le impalcature per l’edilizia sono coperte da maglie illuminate per poter rivivere uno spazio che ha vissuto una storia di violenza, che vorrei potere rivendicare ed espandere. Mi attrae l’idea di approcciare la storia dell’Oratorio di San Filippo Neri, ricordare la sua penosa distruzione e la sua bella ricostruzione, usando l’elemento dell’impalcatura metallica e le reti, che avranno dunque un nuovo significato, rispetto al ruolo di semplici materiali da costruzione» afferma Carlos Garaicoa a proposito di questo suo nuovo lavoro site specific.

Anche la musica vivrà di momenti distinti ma capaci di dialogare tra loro: il pezzo musicale centrale deriva dal passato classico e barocco dell’Oratorio, attraversa l’orrore della guerra mondiale e del fascismo, fino ad arrivare alla malattia e alla disillusione della vita contemporanea. L’organo dell’Oratorio, che in alcune giornate di apertura della mostra sarà suonato dal vivo, accompagnerà con le sue note l’animazione video, per portare uno sguardo più contemporaneo alla storia di questo edificio, attraverso una vera e propria energia cinetica, generata dall’intreccio delle luci, dei colori e dei suoni.

Carlos Garaicoa è nato nel 1967 a L’Avana. Attualmente vive e lavora tra L’Avana e Madrid. Negli anni ha sviluppato un approccio multidisciplinare per affrontare questioni di cultura e politica, in particolare cubana, attraverso lo studio dell’architettura, dell’urbanistica e della storia. Si concentra su un dialogo tra arte e spazio urbano attraverso il quale indaga la struttura sociale delle città in termini di architettura. Attraverso un’ampia varietà di materiali e media, Garaicoa esprime una critica all’architettura utopica modernista e al crollo delle ideologie del XX secolo.

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