CAVRIAGO LAND ART – PINK LINE | Opere di Marika Ricchi
Marika Ricchi protagonista della terza edizione di “Cavriago Land Art”, manifestazione finalizzata a rendere l’arte parte integrante della quotidianità, prendendosi al contempo cura dei luoghi e delle persone.
Dopo gli eventi di avvicinamento, organizzati nel corso dell’estate, sabato 1 ottobre, alle ore 16.00, in piazza Lenin a Cavriago (RE), si terrà la presentazione ufficiale di “Cavriago Land Art – Pink Line”, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.
Promosso dall’associazione culturale Gommapane Lab, in collaborazione con il Comune di Cavriago e il Multiplo di Cavriago, con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, il progetto si articola in cinque installazioni site-specific, dislocate in Piazza Lenin e nel parco del Multiplo.
«Questa terza edizione di “Cavriago Land Art” – spiegano Gaia Bertani e Nicla Ferrari di Gommapane Lab – sancisce la continuità di un progetto culturale che vuole sempre più avvicinare l’arte contemporanea alle persone, portandola nei luoghi del vivere quotidiano. Dopo due anni di esposizioni collettive, l’edizione 2022 propone la mostra personale di Marika Ricchi: una formula diversa per dare modo al pubblico di avvicinarsi alla poetica della scultrice e ai temi da lei trattati, lungo un percorso che va dal particolare all’universale. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e lo hanno sostenuto, consentendoci di organizzare anche un ricco programma di eventi culturali per adulti e per ragazzi».
«La vita della donna – scrivono Francesca Baboni e Stefano Taddei – è continuamente costellata da ostacoli e difficoltà, dall’infanzia fino all’età matura. Riuscire a declinarle in tutte le sfaccettature è sicuramente una capacità che l’artista Marika Ricchi ha insita nella sua poetica. Non a caso abbiamo scelto lei per creare un percorso esplicativo di una vita al femminile. Attraverso una serie di installazioni, Marika Ricchi esegue un’attenta calibrazione di un vissuto, tracciando le linee di demarcazione tra lei stessa e l’esistenza. Nell’installazione “Bagno 87” l’autrice ricorda, anche visivamente, la propria provenienza romagnola. I colori delle cabine sono quelli di un tempo che è stato ma che, artisticamente, si ripropone in un luogo, Cavriago, che paradossalmente non ha il mare, creando un contrasto straniante ed evocativo. Nella serie “Gli occhi di Venere” si riportano differenti acconciature che ricordano il potere seduttivo che hanno tali pettinature. La posizione e i colori, a cerchio, di questi sei marmi ricordano le differenze che sussistono nella femminilità ma anche come tale parte del corpo viene spesso sfregiata e utilizzata per brutalizzare le donne. Dall’acconciatura di una persona si può intendere anche il carattere, la cura che pone verso la propria persona. E proprio contro questo sovente la violenza si scatena. In “Touch wood” siamo davanti ad una ricostruzione di un frammento di manualità che sa creare, mentre i segni sulla parte visibile del rilievo rimandano alla memoria, personale e universale e in “Pink Line” la corteccia si unisce al filo segnando tappe esistenziali. Sul pergolato viene evidenziata, ulteriormente, la violenza che abita la nostra attualità nell’opera “Piedi intrecciati” (Piazza Lenin). Si trovano difatti piedi di gesso colorati fattosi sculture, legati con corde. Un estremo monito alla costrizione nel proseguire, a quelle violenze che si arrecano ai corpi e che non possono che farci riflettere sulla nostra congiuntura. Sembriamo esseri progrediti, ma la bestialità sembra sempre pronta ad uscire».
L’inaugurazione si terrà sabato 1 ottobre, alle ore 16.00, in Piazza Lenin. Dopo la presentazione del progetto, i visitatori saranno accompagnati dall’artista e dai curatori alla scoperta delle installazioni che per tutto il pomeriggio saranno animate da La Compagnia di Allorquando. Tutte le opere saranno fruibili fino alla fine del mese di ottobre. La loro precisa collocazione è indicata nella mappa, disponibile gratuitamente nelle edicole, presso il Multiplo e la Multisala Novecento.
Hanno collaborato al progetto La Compagnia di Allorquando, Auser Cavriago, Proloco di Cavriago, Un Filo Che Unisce Cavriago, Scambiamente, Con gli occhi aperti, Ivan Cantoni e Luca Prandini, con il contributo di Allodi Apicoltura, Conad Cavriago, Carta e Affini, Ferramenta Colori Bertani, Studio Coscelli, Ottica Davoli, Melloni Immobiliare.