Dopo aver esplorato i mondi di icone femminili del XX secolo come Coco Chanel, Audrey Hepburn e Jacqueline Kennedy Onassis, Chiara Pasqualetti Johnson racconta la vita di Frida Kahlo, celebrandola, come donna, icona e artista, come recita lo stesso titolo del nuovo volume da lei scritto e pubblicato da White Star, Frida. Donna, artista, icona

Il volume, in distribuzione in Italia dal 17 settembre 2024, illustrato con oltre 100 immagini e in grande formato, è pubblicato in numerose edizioni internazionali. Pagina dopo pagina Chiara Pasqualetti ripercorre la biografia: di Frida Kahlo: l’infanzia, la scoperta della pittura, i legami con personaggi straordinari come André Breton, Tina Modotti, Lev Trotsky, il leggendario matrimonio con Diego Rivera e l’incanto della Casa Azul. Una vita a tinte forti, raccontata attraverso un testo intenso e splendide immagini che svelano il fascino senza tempo di un’artista diventata un simbolo di emancipazione e di libertà. 

Fragile e indomita, Frida Kahlo rese sé stessa un’opera d’arte, celebrando così la bellezza dell’imperfezione. Regale come una dea azteca, aveva una personalità incendiaria. Non rispondeva ai canoni di bellezza tradizionale, eppure era sensazionale. Oggi quel volto è diventato un’icona globale, come il sorriso della Gioconda. Frida, d’altronde, aveva lavorato tutta la vita alla costruzione della sua immagine, finendo per trasformare il suo essere “diversa” in essere “speciale”. Forse proprio questo spiega perché sia da sempre così popolare. Eppure, al di là della fama universale, quanti sanno davvero a chi apparteneva quel volto e qual era la sua storia? Le drammatiche vicissitudini, e persino le splendide opere, spesso hanno contato meno del simbolo nel quale è stata trasformata. Questo libro è un invito a conoscere la vera Frida, per scoprire la donna nascosta dietro al mito. 

Oggi, mentre il Messico di Frida ha da poco eletto la prima presidente donna e il femminismo diventa una voce potente del Paese, il libro di Chiara Pasqualetti Johnson ripercorre le vicende biografiche dell’artista nata alla vigilia della sommossa guidata da Zapata e Pancho Villa: dai gravi incidenti che segnarono la giovinezza, alla scelta di non negarsi mai l’amore e il piacere, dalla relazione con Diego Rivera alla capacità di far combaciare il femminismo con la sua personale idea di femminilità.

A ritrarla furono spesso donne fotografe come Imogen Cunningham, Lola Álvarez Bravo e Tina Modotti, oltre a una schiera di amici e amanti talentuosi, da Edward Weston a Nickolas Muray. Sfogliando le pagine di questo libro, si entra nel mondo più intimo di Frida proprio attraverso quelle foto. La si scopre in momenti della sua vita privata, colta mentre dipinge, cena a tavola con gli amici, fuma una sigaretta in giardino, siede accanto a Diego Rivera, oppure in posa come una diva, avvolta nel rebozo e nei suoi spettacolari abiti tradizionali.

Quei ritratti hanno contribuito enormemente ad alimentare l’immaginario nato intorno alla sua figura, esattamente come è accaduto ad altri miti del nostro tempo, da Che Guevara a Marilyn Monroe. Per lei, del resto, le fotografie non erano che una delle tante forme con cui amava esprimersi. Dipingere, scrivere poesie, disegnare abiti e decorare busti ortopedici non erano che un’unica forma d’arte. La sua.

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