Dal 7 ottobre 2024 al 23 febbraio 2025, il m.a.x. museo di Chiasso, ospita la mostra Giovanni Pintori (1912-1999), pubblicità come arte che traccerà una sorta di racconto grafico che evidenzia la modernità progettuale e le scelte creative di Giovanni Pintori.

Luce, colore e composizione artistica costituiscono gli ambiti di ricerca principali di questo importante graphic designer. L’esposizione ripercorrerà l’iter creativo e professionale del grafico, che nella sua carriera si è distinto nella creazione di manifesti, locandine, corporate identity, logotipi per imprese. Saranno esposti, organizzati con un criterio tematico-cronologico, oltre 150 pezzi fra schizzi, bozzetti, disegni acquerellati, carte intestate, manifesti vintage, le sue affascinanti costruzioni lignee di moto perpetuo, pubblicazioni varie e documenti.

La rassegna, co-curata da Chiara Gatti, direttrice del MAN di Nuoro e da Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo di Chiasso, si svolge in collaborazione con il MAN, Museo d’Arte di Nuoro e gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera. Sono presenti importanti prestiti dei Musei Civici di Monza, della Fondazione Archivio storico Olivetti, della Fondazione Adriano Olivetti di Ivrea e di alcune importanti collezioni private.

Giovanni Pintori nasce nel 1912 a Tresnuraghes (Oristano), da genitori originari di Nuoro, città dove la famiglia risiede a partire dal 1918. Dopo aver frequentato l’ISIA assieme ai conterranei Salvatore Fancello e Costantino Nivola, nel 1936 inizia la collaborazione con l’Ufficio Tecnico Pubblicità Olivetti, del quale diventa responsabile nel 1940, legando il suo nome all’immagine dell’azienda di Ivrea in una lunga e fortunata serie di manifesti, pagine pubblicitarie, insegne esterne, stand. Nel 1950 ottiene il primo di un lungo elenco di riconoscimenti, la Palma d’Oro della Federazione Italiana Pubblicità, e diventa Art Director dell’Olivetti, potendo godere della stima e del rapporto diretto con Adriano Olivetti. Nel 1952 il MoMA di New York organizza la mostra Olivetti: Design in Industry in cui sono esposti anche i lavori grafici di Pintori. Nel 1953 entra a far parte dell’AGI di cui diventerà presidente. Nel 1955, durante l’esposizione al Louvre di Parigi, gli viene dedicata un’intera sala delle grafiche per Olivetti. Seguono innumerevoli riconoscimenti legati a questo marchio; il suo design e la sua comunicazione fanno il giro del mondo. Dopo il 1967, lasciata l’Olivetti per dedicarsi alla libera professione, collaborando, fra gli altri, a progetti per Pirelli, Gabbianelli, Ambrosetti, Parchi Liguria. Dopo l’impegno per l’azienda di trasporti Merzario, lascia la professione di grafico e si dedica completamente alla pittura.

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