La mostra “La Riscoperta di un Capolavoro”, con la quale Genus Bononiae. Musei nella città ha “riportato a casa” le 16 tavole del Polittico Griffoni ri-apre a partire da venerdì 4 dicembre le porte ai visitatori, attraverso un’esperienza digital, che diventa anche un originale dono natalizio. Mentre i musei sono chiusi a causa dell’emergenza sanitaria, grazie ad un tour virtuale accessibile dal sito www.genusbononiae.it, Palazzo Fava apre simbolicamente le porte a quanti ancora non hanno potuto visitare la straordinaria mostra che ha ricomposto per la prima volta – a 300 anni dalla loro dispersione – le 16 tavole del capolavoro rinascimentale di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.
La visita interattiva si compone di un percorso lungo tutta la mostra con vari tag che consentono al visitatore non solo di ascoltare la voce narrante che racconta l’opera e il contesto artistico e culturale in cui fu creata, ma anche di vedere brevi video che entrano nel dettaglio delle singole tavole e delle loro peculiarità, la loro descrizione critica, curiosità e aneddoti sulle figure rappresentate. L’alta qualità della digitalizzazione consente, infine, di zoommare le opere senza perdere il minimo dettaglio: la straordinaria grazia della mano di Santa Lucia, con gli “occhi miracolosamente fioriti sullo stelo”, la forza plastica della figura di San Floriano, i dettagli delle vesti, le architetture possenti ed eleganti, gli ori e gli azzurri accesi, i dettagli degli sfondi nei quali si inseguono figure secondarie ma raffigurate con egual minuzia, affaccendate tra edifici, rocce e paesaggi naturali, e infine lo straordinario colpo d’occhio dell’opera ricomposta al Piano Nobile di Palazzo Fava, affrescato dai Carracci. 
 
“Ancora una volta dimostriamo di non volerci fermare e proviamo a rispondere con un’offerta di qualità all’insensata chiusura dei musei. – spiega Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae – Sento parlare di tregua natalizia, apertura di ristoranti e luoghi dello shopping, ma non una parola è stata spesa in queste ore sulla riapertura dei luoghi della cultura. Non sappiamo quindi se e quando potremo riaprire le porte di Palazzo Fava che accoglie un unicum, come può essere un’opera ricomposta dopo 300 anni. La creazione di una visita virtuale, da fruire con i propri tempi e nella serenità di casa propria – se anche non potrà mai eguagliare l’emozione di entrare in un museo – crediamo che sia un segnale importante e speriamo che venga apprezzato dal pubblico. Acquisito e regalato, anche come segnale di attenzione ad un settore, quello culturale, che rischia di uscire devastato in termini economici da questa pandemia”.
 
La visita virtuale può infatti diventare anche un originale dono natalizio, certamente gradito da chi in questi mesi sta soffrendo la chiusura di mostre e musei e un gesto ‘simbolico’ di sostegno al mondo dell’arte, provato dallo stop imposto dalla pandemia. L’acquisto del biglietto per il tour virtuale consentirà ai possessori di usufruire – alla riapertura dei musei – di un ingresso a costo ridotto in una delle sedi del circuito Genus Bononiae.
 
Molte le novità in arrivo anche su piattaformaventiventi.genusbononiae.it, la piattaforma dedicata al mondo Genus Bononiae, che si sta arricchendo di ulteriori contenuti sulla mostra, dall’archivio delle conferenze realizzate nelle passate settimane alla Giornata Internazionale di Studi dello scorso 29 ottobre a nuovi contenuti in corso di realizzazione in un vero e proprio palinsesto.

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