Nel libro “L’intelligenza della ceramica”, più voci narranti, quella dello storico, del giornalista, del critico
d’architettura arricchite dall’appartenenza a due geografie restituiscono una narrazione per esperienze,
aneddoti e riflessioni della materia ceramica, sostenuta dalla visione del “fare progettuale” di Alfonso
Femia
, del “fare artistico” di Danilo Trogu e del “saper fare” di Mauro Manfredini.
Una prefazione per immagini, sorta di viaggio in poche pagine alle origini della materia, apre un
percorso narrativo in cui dettaglio e disegno sono idea e transito progettuale verso l’architettura
reale.
Un pensiero anticipato dalla copertina nella quale campeggia la lettera C, in una prospettica interpretazione ceramica del quartier generale BNL / BNP Paribas a Roma che, a sua volta, racchiude il titolo del volume.
È un libro che parla della Materia Ceramica come fattore che contiene il pensiero e l’impianto culturale, le potenzialità di trasformazione e altro ancora. Non indulge a fraintendimenti di ruolo o funzione: quando la materia viene integrata nel progetto diventa materiale e sua componente essenziale.
Nel passaggio tra materia e materiale si leggono differenti percorsi, esperienze, ibridazioni, tecnologie: sono proprio le intelligenze multiple della materia che rendono possibili gli “itinerari” che, a loro volta, interagiscono con il progetto e disegnano l’architettura. Attraverso le opere di Alfonso Femia, la ceramica esprime la capacità di raccontare l’edificio, riafferma di essere strumento “parlante” per un pensiero progettuale poetico.

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