The 1st Annual METAVERSE Art @VENICE” il progetto ideato da Victoria LU, la più nota critica d’arte e curatrice donna del mondo artistico cinese, con la cantante virtuale Autumn e l’Artista CryptoZR, ospitata presso lo Spazio Thetis di Venezia all’ Arsenale Nord, si compone di due sezioni: la mostra collettiva gEnki, a cura di Angelo Maggi e Fu Sen, nella Tesa 106 e nell’edificio dei Lamierini, e la mostra personale “CryptoZR: COOKIE COOKIE 2.0” a cura di Li Zhenhua presso l’ Officina Lamierini.

gEnki è una mostra interattiva che sfrutta le potenzialità di internet e della realtà virtuale e interagisce in tempo reale con ogni parte del mondo da Venezia.

La mostra, autofinanziata attraverso un crowdfunding, è stata organizzata in modo spontaneo da un gruppo di artisti con i loro sostenitori, i curatori sono stati selezionati dagli artisti stessi, così come i contenuti sono stati curati in modo indipendente.

gEnki offre un nuovo modello di “curatela autonoma decentralizzata”, esplorando varie modalità espositive innovative e sempre differenti e continuerà anche in futuro in versione cloud, attraverso una piattaforma web.

L’esposizione sfrutta al meglio tutte le caratteristiche principali del “DAO”, quindi: raccolta, crowdfunding, co-costruzione, interconnessione di piattaforme, elevato livello di decentramento, applicandoli al concetto curatoriale.

Sebbene non si tratti di una mostra completamente virtuale basata su cloud, gEnki è comunque fondata su un modello di interazione virtuale-reale interattivo. Durante i sette mesi di esposizione, il numero di artisti presenti sia online che offline, arriverà a superare i 300, e diversi eventi si susseguiranno coinvolgendo numerosi artisti che popoleranno i metaversi, mondi virtuali paralleli, offrendo nuove possibilità di interazione sociale.

Il progetto espositivo mira al coinvolgimento della Generazione Z, o Generazione di Internet, ovvero tutti coloro che sono nati tra il 1995 e il 2009 e che sono stati influenzati sin dalla nascita dalla tecnologia, dai dispositivi di messaggistica istantanea, dagli smartphone e dai giochi online e sono, pertanto, anche conosciuti come “Indigeni Digitali”.

Con il continuo aggiornamento dei vari dispositivi hardware e software come 5G, AI, cloud computing, big data, digital twin, blockchain, tecnologia AR, VR, MR, xR, si sono sviluppate nuove arti multimediali ed elementi visivi nuovi, i cui contenuti trasformativi e interattivi si possono trovare ovunque sulla Rete.

Gli utenti attraverso la vita virtuale nella Rete possono superare i limiti dello spazio fisico, oltrepassando la barriera tra la cognizione cerebrale, immaginazione mentale e mondo reale.  È il cosiddetto “METAVERSO” che è divenuto un argomento caldo non solo tra i creativi ma anche tra gli investitori a livello mondiale.

Genki è un concetto filosofico antico in Cina e Giappone, che si riferisce all’origine del mondo, e rappresenta l’energia vitale che genera ogni cosa, dando giustificazione dei fenomeni di formazione, sviluppo, mutamento e fine. Essere Genki significa dare il meglio di sé e connettersi con le persone in modo positivo. Lo studio del Genki si riferisce alla percezione umana della natura e del mondo, può, quindi, contribuire a far comprendere il legame tra il mondo fisico e il mondo virtuale? Possono varie modalità di interazione immersiva tra persone, cose e ambiente nel Metaverso, creare valore e suggerire un’interpretazione del senso dell’esistenza?

Attraverso la sperimentazione si giunge a un nuovo pensiero, questo è il motto.

Il Metaverso si sviluppa nel digitale, la sua materia infatti è costituita da dati e informazioni ed è frutto di diversi elementi tecnologici tra cui video, realtà virtuale e realtà aumentata, ma è anche in stretta correlazione con l’universo fisico, in quanto ne condivide la stessa struttura spazio-temporale. Si accede al Metaverso tramite alcuni dispositivi come computer o smartphone, una connessione internet e, per rendere l’esperienza più immersiva, anche con visori di realtà aumentata. Gli utenti nel Metaverso possono vivere esperienze virtuali, creando avatar realistici, incontrare altri utenti, creare oggetti, partecipare ad eventi digitali, come conferenze o concerti.

L’avatar trasporta ciò che desideriamo rappresentare in nuova dimensione, alimentando una riflessione sul tema dell’identità in una realtà altra che è non solo digitale, ma anche globale.

Il metaverso sarà il riferimento per realizzare esperimenti di cooperazione incrociata, potenziamento tecnologico, apertura e tolleranza, uguaglianza e libertà, prendendosi cura del futuro, proteggendo l’ambiente, abbracciando tutto il mondo e stimolando interazioni intellettuali e l’immaginazione.

Discriminazioni egoistiche e razziste imperversano nel mondo odierno, mentre gEnki vuole indicare un cambiamento, proporre un nuovo modello di aiuto reciproco e di condivisione in cui un’arte senza confini di nazionalità, genere o età, attraverso la sua bellezza, possa dare speranza.

Gli Artisti di gEnki si dichiarano come un gruppo di nuovi esseri umani disposti a esistere nell’universo parallelo del Metaverso attraverso l’immaginazione virtuale e al di fuori dello spazio fisico.

gEnki è un percorso di ricerca sviluppato congiuntamente da professori, studenti e artisti di Università di diverse parti del mondo, guidate dall’ Università IUAV di Venezia e dalla Scuola di Dottorato di Storia delle Arti dell’Università Cà Foscari di Venezia. Promotrici dell’iniziativa sono, inoltre, alcune aziende come la Qingdao Wanmei Shengshi Technology Information Co., Ltd. e la Huahan International Culture Development Company. Il comitato scientifico è formato da Angelo Maggi, Fei Jun, Xue Lei, Popil and Chen Xu.

La curatela è affidata al Prof. Angelo Maggi, Vicerettore per le Relazioni internazionali presso l’Università IUAV di Venezia e al curatore PhD. Sen Fu. Rick Juang è il curatore tecnico. Il progetto di allestimento è stato curato dallo studio di architettura andreanalesso di Padova.

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