“Mi manchi come un concerto” a Mondolfo
In questi giorni sono stati in molti piacevolmente colpiti dalla scritta “Mi manchi come un concerto” realizzata dall’artista livornese Gabriele Milani come gesto di vicinanza e tributo al mondo dei lavoratori dello spettacolo, fortemente colpiti dalle restrizioni imposte a causa dell’emergenza pandemica.
Il tutto grazie ad un bellissimo scatto del fotografo Francesco Luongo che ha reso subito virale l’opera di street art collocata in un cartellone pubblicitario del lungomare di Livorno riscuotendo un’ampia condivisione, grazie anche alle pubblicazioni via social di musicisti e cantanti famosi come Vasco Rossi, Elisa, Laura Pausini, Zen Circus, Lodo Guenzi e molti altri.
Solo qualche giorno e purtroppo, però, la scritta “Mi manchi come un concerto” è stata coperta da delle affissioni pubblicitarie, spezzando così l’incantesimo di “abusivismo romantico” che aveva fatto il giro d’Italia.
Non appena appresa la notizia, l’associazione PAM – Pro Arte Mondolfo, grazie al contributo del Consigliere con delega alla Cultura Enrico Sora, ha contattato l’autore del testo, che già ha contribuito con una sua opera al progetto MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO proponendogli di consolidare il messaggio attraverso un’azione molto semplice: prenotare una serie di spazi pubblicitari in posti strategici del territorio comunale dove affiggere legalmente la stessa immagine senza loghi.
Ecco allora che da venerdì 12 febbraio fino al 3 marzo il grande poster – replicato su varie affissioni – farà bella mostra di sé lungo il centro di Mondolfo già fortemente connotato dalla presenza delle fotografie giganti di Mario Giacomelli e di numerose opere di street art fino ad estendersi poi, per la prima volta, fin verso il mare di Marotta.
Con questo gesto puramente simbolico, Pro Arte Mondolfo, insieme all’azienda Atmo di Perugia che lavora nel mondo degli allestimenti per lo spettacolo e che nel capoluogo umbro affiggerà lo stesso poster, vuol rilanciare la testimonianza artistica di Gabriele Milani, augurandosi che, anche in altre città, altre aziende operanti nella filiera degli eventi e spettacoli possano replicare l’iniziativa.