Mostre virtuali durante la pandemia: il 48% dei visitatori italiani è over 55
Maggio è iniziato all’insegna delle riaperture, in Italia come in molti altri paesi europei, un segnale positivo anche per la ripresa delle attività culturali. Fra queste, mostre e musei possono riaccogliere i visitatori in sicurezza. Le riaperture arrivano in tempo per celebrare la Giornata Internazionale dei Musei, in programma il prossimo 18 maggio. Per l’occasione, Musement, la piattaforma digitale per scoprire e prenotare esperienze di viaggio in tutto il mondo, ha condotto un sondaggio su oltre 2.600 intervistati a livello internazionale, per comprendere meglio le abitudini dei visitatori dei musei e capire quali siano le loro esigenze in questo momento di grande cambiamento.
A causa della chiusura dei musei dovuta alle fasi più acute della pandemia, sono state molte le istituzioni culturali in Italia e in tutto il mondo a proporre un’esperienza di visita virtuale, portando l’arte e la bellezza all’interno delle nostre case. Il 37% degli italiani afferma di aver visitato almeno una mostra virtuale durante la pandemia, un dato leggermente al di sotto della media internazionale che si attesta attorno al 40%. Di questi, il 48% dei visitatori è over 55, mentre soltanto il 9% under 35. Il maggiore interesse da parte delle fasce più mature per questo genere di esperienza è confermato anche a livello internazionale, con Francia, Germania, Paesi Bassi e Belgio che mostrano risultati molto simili a quelli italiani. Anche in Spagna, dove è il 63% del campione ad aver visitato almeno una mostra virtuale durante la pandemia, più della metà del visitatore virtuale è over 55.
Quando invece le visite sono possibili anche dal vivo, che si sia in viaggio oppure nella propria città, l’esperienza rimane tendenzialmente importante e ricercata da tutto il campione preso in analisi. Soltanto il 3% degli intervistati afferma di non visitare alcun museo durante l’anno nella propria città o nella propria regione, il dato più basso a livello internazionale, mentre soltanto l’1% afferma di rinunciare alla visita durante un viaggio. Per quanto riguarda le tipologie di museo più amate, anche in questo campo l’Italia si posiziona abbastanza in linea con la tendenza internazionale. Infatti, nell’82% dei casi, i musei d’arte sono stati riconosciuti come mete preferite, secondo posto per le dimore storiche al 46% e medaglia di bronzo per i musei archeologici, con il 32% delle preferenze.
Con chi vanno al museo solitamente gli italiani? La tendenza nazionale sembra essere quella di considerare il museo un posto adatto per un appuntamento romantico o per un incontro con gli amici, non particolarmente frequentato invece da famiglie con bambini. Il 49% degli italiani preferisce andare al museo insieme al/la partner, mentre 8 italiani su 10 andrebbero al museo per un primo appuntamento. Leggermente diversa la tendenza di genere: mentre le donne vanno al museo anche con amici nel 22% dei casi e da sole nel 12%, gli uomini vanno al museo con gli amici soltanto nel 10% dei casi, e solo nel 7% da soli.
Che ci si vada da soli o in compagnia, la riapertura dei musei è stata molto attesa, la voglia di visitare è tanta, ma sempre in sicurezza. Il 72% degli italiani ritiene fondamentale poter accedere al museo soltanto su prenotazione, con ingressi contingentati e mantenendo l’uso obbligatorio di mascherine, indicato con il 55% delle scelte. Grande importanza viene data anche al sistema di aerazione e al ricircolo d’aria, selezionato nel 29% dei casi. Oltre alle necessarie norme di sicurezza, a riportare al museo gli italiani saranno soprattutto le mostre temporanee, indicate nel 55% dei casi come uno dei fattori trainanti nella scelta del museo da visitare, seguite dall’organizzazione di eventi speciali con il 46% delle scelte, e dalla disponibilità di audioguide e visite guidate in diverse lingue, con il 34%. Poca rilevanza viene invece data all’organizzazione di percorsi o eventi formativi pensati per i bambini, un’opzione indicata soltanto nell’8% dei casi.