A Roma, un ragazzo fischia fuori da un bar imitando il canto degli uccelli. Il tempo e la vita attorno a lui sembrano scorrere tranquilli, una donna entra ed esce con la spesa, le auto si muovono, la gente parla, beve il caffè, mangia un cornetto. A Firenze, Alessio di Nico Vascellari è un’azione coreutica che coinvolge oltre trenta performer all’interno del magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, decorato nel XVI secolo per celebrare il potere di Cosimo I de’ Medici e le conquiste di Firenze sotto la sua guida. Qui lo sguardo scorre lungo le pareti, tra affreschi e sculture affollati da corpi in azione. E mentre gli occhi scoprono continui dettagli tra centinaia di combattenti avviluppati in gesti trionfali o in duelli all’ultimo sangue, la contemplazione diviene un’esperienza che coinvolge tutti i sensi mentre risuonano le urla di quella moltitudine di uomini. Alessio è questo e molto altro, è un’opera che nasce da quelle immagini ma non solo, è un lavoro attorno alla gestualità e alla sua istintività, è un ragazzo che fischia fuori da un bar.

Attraverso un linguaggio estetico che sa essere allo stesso tempo lirico e violento nella sua sincerità, Vascellari ci spinge a riflettere sulla rappresentazione del gesto e sui codici della comunicazione non verbale, sulla capacità di riconoscere l’Altro, di accogliere senza definire, di rinunciare a catalogare e a voler comprendere a tutti i costi. Alessio è una finestra spalancata su un oltre, se decidiamo di attraversarla potremo abbandonare la quotidianità intrisa di stereotipi e pregiudizi, fatta di gesti e rituali ripetuti, di cappuccini e cornetti la mattina. L’incontro potrà essere violento, come le immagini affrescate dal Vasari, cruente e sfacciate ma anche armoniche e aggraziate. Ci sentiremo scomodi ma potremmo negoziare nuove forme di sicurezza, acquisire nuovi strumenti e forme di percezione e comunicazione.  Alessio è la seconda tappa di MELMA, il grande progetto della durata di un anno che Nico Vascellari ha ideato per la città di Firenze, inaugurato lo scorso giugno con la mostra personale al Forte Belvedere visitabile fino all’8 ottobre. La performance si terrà in occasione della Florence Art Week il 3 ottobre alle ore 21.00 nel Salone dei Cinquecento ed è realizzata grazie al sostegno della 12esima edizione di Italian Council, progetto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’azione diverrà poi un’opera video che entrerà a far parte della collezione del Museo Novecento e che sarà presentata nell’arco del 2024 anche presso Haus der Kunst di Monaco e il MSU di Zagabria.

Il progetto di Vascellari proseguirà a Firenze anche nei prossimi mesi quando verranno inaugurati gli eventi conclusivi di MELMA che coinvolgeranno il Museo Novecento e Piazza della Signoria. Quest’ultima, dopo gli interventi di Koons, Fabre, Fischer e Vezzoli realizzati negli anni passati, tornerà ad ospitare una grande e ambiziosa opera di un artista contemporaneo. Vascellari inaugurerà una nuova installazione site-specific, Fioretti, curata da Sergio Risaliti e pensata per l’Arengario di Palazzo Vecchio: un’azione poetica e delicata ispirata alle immagini rinascimentali e ai versi di Poliziano e di Pasolini. Il titolo dell’opera è da intendersi nella triplice accezione del termine “fioretto”, come arma, atto di rinuncia e piccolo fiore. Al Museo Novecento sarà presentata Otto Milioni Di Mondi, una mostra a cura di Stefania Rispoli, pensata come un racconto attorno all’opera Alessio e non solo, volto ad approfondire alcuni aspetti legati alla performance, alla pratica e all’immaginario dell’artista.

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