Nino Bertoletti. 1889-1971
Dall’11 aprile al 14 settembre 2025 la Galleria d’Arte Moderna presenta Nino Bertoletti. 1889-1971, mostra retrospettiva a cura di Pier Paolo Pancotto che affronta la complessità della figura e della produzione di Nino Bertoletti, artista poliedrico, capace di spaziare con la stessa intensità dalla pittura alla grafica, dall’architettura al giornalismo fino al collezionismo.
Una solida formazione culturale, i numerosi viaggi per visitare mostre e musei in tutta Europa, la conoscenza delle lingue straniere, un’ampia e selezionata biblioteca privata permettono a Nino Bertoletti, fin da giovane, di coltivare contemporaneamente interessi diversi, per lo più orientati in ambito artistico, intrecciando passione e professione.
Tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento vive il periodo più intenso del suo percorso, partecipando alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e alle maggiori rassegne del periodo. Collabora all’organizzazione di eventi istituzionali, progetta un intervento architettonico per via della Conciliazione e contribuisce alla decorazione di un cantiere dell’E42 a Roma. Attivo anche come collezionista e mercante d’arte, da artista dialoga in prima persona sia con gli ambienti d’avanguardia sia con i cosiddetti “neo-classici” e con il gruppo del Novecento; entra in contatto con i maggiori interpreti del proprio tempo in campo artistico e letterario.
La sua carriera si sviluppa in parallelo a quella della moglie Pasquarosa, pittrice di rilievo con cui condivide viaggi ed esperienze culturali, oltre al grande amore per l’esercizio creativo.
Nonostante il suo contributo all’arte italiana del Novecento, questo atteggiamento così articolato ha sicuramente contribuito a rendere la figura di Bertoletti quasi sfuggente e, fino a oggi, non ne ha favorito la conoscenza, alternando momenti di visibilità a lunghi periodi di oblio, al punto che il suo nome sembra essere ogni volta oggetto di una “riscoperta”: nel 1974, con l’antologica a Palazzo Barberini a Roma; nel 1990, sempre a Roma, con la personale a Palazzo Rondanini alla Rotonda. Invece è proprio in questa poliedricità intellettuale e operativa che va individuata la sua specificità di autore “a tutto tondo”, interprete originale e multiforme di una lunga stagione della cultura in Italia. Dopo molti anni di silenzio, questa mostra si propone di riportare luce sulla sua figura d’artista nella sua città d’origine e nel suo contesto, Roma, dove è nato, è morto e ha speso l’intera sua esperienza individuale e professionale.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Archivio Nino e Pasquarosa Bertoletti e presenta oltre quaranta opere, molte delle quali inedite, provenienti principalmente dall’Archivio e da collezioni private e pubbliche, in particolare quelle della Galleria d’Arte Moderna, dei Musei di Villa Torlonia e del Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Il catalogo che accompagnerà la mostra approfondirà non solo il lavoro pittorico di Bertoletti ma anche il suo impegno nella grafica, nell’architettura e nella programmazione culturale, sottolineando la sua natura di artista poliedrico e innovativo.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Archivio Nino e Pasquarosa Bertoletti. A cura di Pier Paolo Pancotto. Servizi museali: Zètema Progetto Cultura. Sponsor / Sponsor tecnici: Intesa Sanpaolo, Tenderstories, Italiacommunications – A strategia Communication Agency, Assocomunicatori – Associazione Nazionale Comunicatori di Impresa. Con il sostegno di: Dual-Aspect Studio e GLF Costruzioni. Catalogo: Dario Cimorelli Editore.