Cadogan Gallery inaugura il programma espositivo 2025 con il ritorno di Sam Lock negli spazi milanesi della galleria: dal 26 febbraio fino al 12 aprile 2025 l’artista inglese presenta Stanza, la sua terza mostra a Milano dopo la personale a Scalo Lambrate nel 2021 e la mostra inaugurale della sede milanese di Cadogan Gallery nel 2023.

Attraverso più di settanta opere, con questa mostra Lock ripercorre alcuni temi portanti della sua poetica, come la trasposizione visiva del linguaggio, la dicotomia presenza-assenza e il legame tra il frammento e l’infinito. La materialità del linguaggio e il ritmo di narrazione, entrambi alla base della sua sensibilità artistica, invadono lo spazio e il titolo della personale, Stanza, richiama la definizione poetica di un gruppo di versi che fanno parte del medesimo componimento, riassumendo il legame tra le opere esposte.

Come i versi di una poesia, i lavori di Lock sono accomunati dalla stessa struttura: derivano dallo stesso rotolo di tela, ciascuno con segni, colori, somiglianze e differenze… per questo, le singole opere hanno rilevanza nella loro unicità, ma anche come le note di uno spartito, sprigionando nuovo significato quando vengono “lette” tutte insieme, come un unico corpus.

Il percorso espositivo si alterna tra due nuclei, il primo composto da cinque grandi tele accomunate dall’importante dimensione e dal processo creativo: partendo dal medesimo rotolo di tela grezza e servendosi di penna e inchiostro, Lock ha realizzato le tele tagliandole, tendendole e incorniciandole con alluminio.Questo ciclo di creazione ha portato alla nascita cinque opere dedicate a cinque momenti, o stanze, parte di un unico atto in cui si ritrova il tema del frammento e dell’infinito, del valore della singola opera e di quello corale dell’insieme.

Il secondo nucleo della mostra presenta invece un’installazione composta da 70 lavori, ognuno caratterizzato da segni, pennellate e aspetti differenti. Realizzati su carta composta da pannelli ricoperti di resina e poi levigati, i segni rimangono sospesi alla parete, in un gioco in cui si susseguono presenza e assenza, e danno l’impressione di assumere la forma di note o lettere. Solo leggendo l’intera installazione si coglie un unico racconto inedito, o meglio, come lo definisce lo stesso artista, una mappa dello sguardo.

Sam Lock vive e lavora a Londra. Le sue opere sono raccolte in varie collezioni private. È rappresentato da Cadogan dal 2015.