Non una semplice mostra, ma un percorso che entra nei gangli della struttura ospedaliera, cercando di restituire ai visitatori pensieri, sensazioni, emozioni, insomma lo “spirito del luogo”. L’artista italo-argentino Raul Gabriel, ben noto a livello internazionale per le sue opere innovative, dai dipinti alle installazioni video e ai lavori digitali, ha ideato, in occasione dell’anno in cui Bergamo e Brescia sono insieme capitale italiana della cultura, un’operazione espositiva che travalica i confini di una mostra. «L’ospedale – racconta il presidente di Poliambulanza prof. Mario Taccolini – diventa spazio accogliente e ospitale del “prendersi cura”, accanto alla persona, mediante una vicinanza ed un accompagnamento, competente e appassionato, che genera profonde e umanissime relazioni tra paziente e medico, infermiere e assistito, insieme, compagni viaggio».

Poliambulanza non vuole essere un museo, ma ospitare per la prima volta un itinerario, che entra nell’identità dell’ospedale attraverso differenti media.
«L’artista si è calato nella vita della Poliambulanza, è entrato nelle sale operatorie, ha parlato con i medici e gli infermieri, ha assorbito tutto l’insieme di paure, attese e speranze che ne caratterizza l’attività–spiega il curatore della mostra Paolo Bolpagni – e ha concepito, rifacendosi ai sette atti di misericordia della tradizione cristiana, quelli che ha chiamato “Seven acts of medicine”. È stato quasi un laboratorio, un work in progress, nato dal dialogo, da una riflessione dinamica e dall’esperienza del porsi in ascolto: ne è scaturito un percorso artistico irrituale, non illustrativo né didascalico».

Per la presentazione alla stampa della mostra “Seven acts of medicine”, che sarà accessibile a tutti i visitatori per tutto l’anno 2023, è stata organizzata una conferenza stampa, cui partecipano, oltre all’artista Raul Gabriel, che guiderà gli ospiti nella visita del percorso espositivo, il presidente di Fondazione Poliambulanza prof. Mario Taccolini, il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, l’assessore alla cultura Laura Castelletti e il curatore della mostra Paolo Bolpagni.
«Il mio primo obiettivo è stato quello di discostarmi dai concetti di contenitore e contenuto – conclude Raul Gabriel – e, infatti, questa non vuole essere un’operazione museale, ma la sfida entusiasmante di mostrare che è il luogo stesso, con le sue presenze quotidiane, a generare cultura e relazioni nel suo quotidiano. Allietare non è necessariamente un ambito dell’arte, ma piuttosto provocare pensiero e reazione. Gli “acts” costituiscono, in quanto opere d’arte, il punto di arrivo di un processo, che parte nell’interiorità da cui ogni atto fondamentale nella medicina – toccare, unire, nascere, fluire, vedere, lasciare, aprire – scaturisce».
«Arte e medicina sono “gemelle diverse”. Entrambe si relazionano in modo molto specifico con il corpo, da cui entrambe, di fatto, hanno origine. Con “Seven acts of medicine” Raul Gabriel riesce a ricordarcelo, facendoci riflettere e meditare» – commenta il curatore Bolpagni.

«Nella capitale illuminata che è Brescia con Bergamo, un’attenzione particolare è rivolta al tema della cultura come cura, con l’obiettivo di dare concretezza e risalto a un concetto che certamente richiama la costruzione di politiche correlate al sistema sanitario e assistenziale, ma che, più in generale, e più profondamente, riguarda il benessere delle persone, il sentirsi parte di una collettività, la creazione di occasioni di incontro e relazione. C’è una umanità che precede e da cui procede ogni processo di cura: pazienti, medici, infermieri prima di essere tali sono persone. È questa la riflessione attraverso cui ci conducono le opere di Raul Gabriel, con un linguaggio emotivo e intuitivo che ha lo stesso calore e profondità di un sorriso e di un saluto scambiati in una corsia di reparto» –conclude Laura Castelletti, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Brescia.

Siemens Spa, Siemens Healthineers, Boston Scientific e Lima Corporate hanno aderito al progetto di Poliambulanza “Seven acts of medicine”, condividendo il desiderio di esprimere in un linguaggio nuovo, artistico, la vocazione di ospedale del futuro, in cui avanguardia tecnologica e umanesimo, scienza e pietas si rivelano intimamente connesse.

Le opere, dopo l’inaugurazione, resteranno esposte al pubblico per tutto l’anno di Bergamo Brescia capitale della cultura. L’accesso è libero e gratuito dal lunedì alla domenica dalle 7.00 alle 21.00.

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