L’inaugurazione della VI edizione di SMACH, la Biennale di Arte Pubblica delle Dolomiti, è fissata per sabato 8 luglio con una giornata ricca di appuntamenti per festeggiare il primo decennale della manifestazione, che ebbe avvio, infatti, nel 2013. L’evento inaugurale inizierà la mattina alle ore 11, a San Martino in Badia presso il Museum Ladin, con la presentazione dell’opera inedita di soundwalk “Open Land, Inforestàrsi” di Lorenzo Bianchi Hoesch, ideata appostamente per SMACH Val dl’Ert, sviluppata e finanziata dal Cantiere Culturale della Fondazione HAYDN di Trento e Bolzano grazie al Fondo Cultura del Ministero della Cultura. Alle ore 16, la giornata prosegue con la tavola rotonda nel Parco di Sculture Val dl’Ert dedicata ad un confronto con la cultura ladina condotta da Nadia Moling e Nadia Rungger. Alle ore 18 si darà poi il via alla presentazione vera e propria della VI edizione della Biennale SMACH con l’introduzione al catalogo e alle opere vincitrici della selezione internazionale 2023. L’evento si svolgerà presso la Ćiasa dl Maier a Piccolino ed include una serie di incursioni sonore: il live set di Stefano Caimi, le letture ed il concerto di musica elettronica del collettivo KSW e il dj set di Lady Six Sky. Anche questi contributi musicali riprendono il tema “sprouting”, l’argomento di indagine per questa edizione della Biennale.
La Biennale SMACH sarà visitabile, con accesso gratuito, fino al 10 settembre 2023, anche con la possibilità di usufruire di un tour di trekking della durata di 4 giorni. Tutto l’anno è poi sempre aperto il parco SMACH Val dl’Ert a San Martino, anch’esso con ingresso gratuito.

In 10 location delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, tra i Parchi Nazionali Puez-Odle e Fanes-Senes-Braies e in vari siti di Natura 2000, SMACH porta 10 opere in dialogo con quei siti paesaggistici. I progetti realizzati da artisti/e, designer, architetti o collettivi, nazionali ed internazionali, sono stati selezionati sulla base delle qualità estetico-concettuali. Il bando non ha previsto alcun credito per il curriculum dei candidati, ma la selezione ha considerato la sostenibilità del progetto presentato e la sua aderenza rigorosa ai criteri tematici e culturali proposti dalla call. La giuria di professionisti di settore ha individuato come vincitori della VI edizione i progetti di: Stefano Caimi, Fairy Ring; Egeon, Explosion; Delilah Friedman, Nexus; Kg Augenstern – composto da Christiane Prehn e Wolfgang Meyer – The Flying Herd; Anthony Ko, Disintegration; Collettivo LIDRIIS – formato da Luigina Gressani, Giuseppe Iob, Paolo Muzzi e Carlo Vidoni – Anelli di crescita; LOCI – di Wolfgang Gruber, Herwig Pichler, Allegra Stucki, Jaco Trebo – Head in the clouds; megx – alias Margherita Burcini – Il popolo della corteccia; Michela Longone, I think; Anuar Portugal, An Ark. 

SMACH è l’acronimo di San Martin Art, Culture and History: il progetto identifica la costellazione di arte, cultura e storia come strumento di veicolazione della visione non stereotipata delle Dolomiti e delle montagne in generale. L’arte contemporanea, la musica e la didattica sono utilizzate come innesti per l’accesso del pubblico alla conoscenza, valorizzazione e diffusione delle risorse culturali e paesaggistiche della zona, intese come patrimonio immateriale, svincolate dalla cifra localistica.
Per ogni edizione SMACH propone un tema di riflessione attuale e urgente. Dopo l’umore “Fragile” del periodo pandemico, la Biennale ha chiesto ai candidati di offrire la loro riflessione sulle prospettive di uno “Sprouting” – l’atto del germogliare – che in tempi complessi richiede arditi scenari e proposte fuori da sentieri battuti. Gli artisti sono stati invitati a leggere la cultura e le tradizioni montane per confrontarle col tema di attualità proposto, ideando progetti ecosostenibili. I loro apporti hanno contribuito ad una riflessione, dal sentimentuniversale, in dialogo con le bellezze paesaggistiche per le quali sono stati ideati. Nello scorso marzo entrambi i progetti, SMACH Biennale e SMACH Val dl’Ert, hanno ricevuto dal Ministero della Cultura la Menzione al Premio Nazionale del Paesaggio.
Il Pubblico della manifestazione è invitato ad un approccio attivo alla bellezza. Le opere vengono fruite liberamente attraverso itinerari podistici nella natura; i progetti si svelano lungo il cammino e conducono all’esplorazione di scorci naturalistici dalla bellezza sorprendente. L’estetica dell’arte dialoga con l’opera maestosa delle montagne. Lo spettatore è invitato alla scoperta, veicolata dalla bellezza, dei luoghi – che racchiudono un mix di storia e paesaggio – e dei messaggi comunicati dalle opere. Un passaggio, non solo fisico, tra vasi comunicanti di cultura e tradizioni e al contempo di visioni e prospettive.

I dieci siti si trovano in Val Badia, tra i 1,316 e i 2,465 mt. di altitudine, sparsi in un territorio di circa 120 chilometri quadrati e compresi tra pachi naturali protetti e località alpine di altissimo pregio. Le opere sono raggiungibili con percorsi di cammino che variano dai pochi minuti alle 2 ore di trekking. Il tragitto totale è di oltre 60 km, per una durata complessiva approssimativa di 20 ore di cammino.
A San Martino è sempre aperta anche SMACH Val dl’Ert, il Parco Pubblico dove sono installate le opere della collezione permanente, acquisite dalle precedenti edizioni di SMACH.

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