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Da martedì 17 settembre 2024 l’artista Vladimir Kartashov presenta negli spazi di Prometeo Gallery Ida Pisani, la sua ottava mostra personale: Spellbound.

Influenzato da diverse tradizioniiconografiche, dalla mitologia e dalla dimensione onirica, l’artista russo esplora la sempre più complessa condizione esistenziale umana alla luce dello sviluppo dell’era digitale; combinando universi visivi differenti che vanno dal realismo al simbolismo, dal surrealismo all’esistenzialismo, le sue opere raccontano il suo immaginariofortemente poetico e la sua vivida sensibilità estetica.

Kartashov ha sviluppato uno stile personale complesso, nutrito da stratificazioni materiche e simboliche, che usa per approfondire temi universali come la vita, la morte, il tempo, la spiritualità ed esplorando la sfera emotiva dell’individuo in relazione alla dimensione più inaccessibile della psiche. Le sue opere, tra realismo e fantastico, che realizza utilizzando il medium pittorico, alternano introspezione e meraviglia.

Negli spazi della galleria, esporrà tele di grande formato in cui scene voluttuose sono popolate da animali e personaggi fantastici dai volti celati, gli elementi vegetali riempiono con virtuosi decorativismi gli sfondi sovrapponendosi a simboli, emoticon, particolarissimi oggetti iperreali e codici scritti, arricchendol’immagine finale al punto da farla quasi traboccare dalla superficie.

Con Spellbound, Vladimir Kartashov trasporta lo spettatore in mondi alternativi, immaginari e profondamente simbolici: un viaggio visivo ed emotivo da percorrere alla scoperta degli abissi più profondi dell’esperienza umana.

Il risultato – nelle parole del curatore Domenico de Chirico – è «un insieme di visioni enigmatiche e vigorose che generano la creazione di nuove eterotropie pittoriche – esattamente come quelle
foucaultiane dei “contro-spazi”, tutti quei non-luoghi che funzionano come specchi critici della società, intesi come scenari di deviazione, contestazione o inversione delle norme sociali e culturali prevalenti
– in cui convivono euritmicamente il sacro e il profano, il bello e il grottesco, il paradisiaco e l’infernale,
l’apollineo e il dionisiaco o più concisamente il bene e il male».

La mostra è realizzata in collaborazione con Tg residency.

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